2009-03-05 16:02:51

Brasile: minacciato di morte mons. Azcona


Continuano le minacce di morte nei confronti di mons. Josè Luis Azcona, vescovo della prelatura di Marajò, nello Stato del Parà in Brasile, alla foce del Rio delle Amazzoni. Preso di mira già da tempo da un gruppo di narcotrafficanti per le denunce dei traffici e della vendita di esseri umani, mons. Azcona nei giorni scorsi ha puntato l’indice contro politici, imprenditori e forze dell’ordine. Il presule ha parlato, inoltre, della scomparsa di bambini per la vendita di organi, dello sfruttamento minorile e di prostituzione infantile. “Prelevano le bambine dalle scuole e le conducono forzatamente nella Guyana francese e in Spagna”. Dopo l’ennesima minaccia, il sessantanovenne vescovo, originario di Pamplona, ha fatto sapere di aver rifiutato la scorta offertagli dal governo perché – ha detto - “ci sono almeno altri due vescovi, uno italiano e l’altro austriaco, e circa duecento sacerdoti nella mia stessa condizione”. Mons. Azcona si è detto tranquillo e per nulla intenzionato a lasciare il Brasile anche se accusa le istituzioni locali di “fare poco o nulla per arginare il fenomeno”. “A Marajò, per esempio, è stato scoperto un traffico di prostitute gestito direttamente dalla polizia. Sono ben 178 le donne, per la maggior parte minorenni, costrette a lasciare il Paese per finire sulle strade della Guyana francese”, ha continuato mons. Azcona. L’unico organismo che gli ha manifestato piena solidarietà è stata la Conferenza episcopale brasiliana che, attraverso una nota, ha sottolineato: “Qualsiasi aggressione ai danni di mons. Azcona verrà compiuta a tutti i suoi fratelli vescovi e alla comunità che loro stessi servono con coraggio. Con Cristo e con le persone che difendiamo (gli indigeni, le donne, i bambini e i ragazzi sfruttati a causa della prostituzione e della droga) siamo una persona sola. Confermiamo il nostro pieno sostegno a mons. Azcona e continuiamo a difendere la società da tutti quegli interventi che hanno conseguenze nefaste nei confronti della vita umana”. Prosegue, intanto, l’impegno del vescovo di Marajò per sensibilizzare sulle adozioni a distanza: l'unico modo, a suo dire, per salvare i bambini dalle violenze. (A cura di Davide Dionisi)







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