Ripensare la didattica per garantire agli studenti una formazione professionale e
umana d’eccellenza, sostenere ed incentivare la ricerca, ma anche preparare ed orientare
i giovani al lavoro. Sono alcuni degli obiettivi della Libera Università Maria Santissima
Assunta (Lumsa), presentati ieri nel corso dell’inaugurazione del nuovo anno accademico,
sul tema “Valori e diritti al confine della vita umana”. C’era per noi Cecilia
Seppia:
In costante
crescita, per numero di iscritti, offerta formativa e attività di ricerca, l’Università
cattolica Lumsa continua a distinguersi tra gli atenei d’Italia come eccellente polo
del sapere. Con oltre 10 mila studenti, provenienti da ogni parte d’Italia, e non
solo, questo istituto di formazione fa dell’attenzione ai valori etici della persona
ma anche dell’apertura all'innovazione, i suoi punti nevralgici, cercando di coniugare
in ogni insegnamento l’amore per il sapere con i valori cristiani della fede, come
spiega il Cardinale Attilio Nicora, presidente del Consiglio
di amministrazione della Lumsa:
“L’idea della coniugazione
tra una ragione aperta e una fede incarnata credo sia ciò che sta alla radice dell’idea
di un’università cattolica”. Dopo un bilancio positivo dell’anno
appena trascorso la Lumsa continua a porsi costanti obiettivi per il futuro per restare
una realtà competitiva e qualificata, come spiega il prof.Giuseppe
Dalla Torre, rettore dell’Università:
“Occorre
soprattutto implementare la parte attinente alla ricerca che in momenti di crisi economica
è quella che ne risente immediatamente di più e anche i processi di internazionalizzazione
dell’università.
Quest’anno si apre con un dato
positivo, ovvero l’aumento delle immatricolazioni rispetto a una situazione che invece
negli altri atenei vede una diminuzione. Secondo lei perché? "Credo
che chi si è trovato bene fa una buona pubblicità all’ateneo e si è trovato bene essenzialmente
per un rapporto ottimale con i docenti, per il fatto che lo studente viene seguito,
ma anche per le possibilità molto ampie di poter fare stage e tirocini, il che significa
una conoscenza di una realtà lavorativa in cui poi si finisce per arrivare”. Non
a caso quest’anno l’anno accademico della Lumsa è stato salutato con una riflessione
della professoressa Laura Palazzani, ordinaria di filosofia del diritto, sul valore
intrinseco della vita di ogni essere umano, che non può e non deve essere in alcun
modo violato e sull’urgenza di una reale conciliazione tra il diritto e la scienza,
mediante un’etica della giustizia che salvaguardi la dignità e i diritti fondamentali
dell’uomo, senza più ritardi. Ancora il prof. Giuseppe Dalla Torre:
“Direi
che oggi i confini della scienza sono proprio lì, tutto converge sulle discipline
attinenti alla vita. Noi crediamo che il problema oggi sia etico, ma innanzitutto
giuridico, perchè poi bisogna scendere dai grandi valori alla disciplina concreta
delle situazioni”. Agli studenti infine l’invito a favorire
e promuovere il dialogo e la sintesi tra fede e ragione come via privilegiata per
la crescita umana e culturale, senza stancarsi di cercare anche attraverso lo studio
l’unica grande verità.