2009-03-04 15:09:26

Haiti:preoccupazione dei vescovi per le migliaia di persone colpite dagli uragani


“A oltre sei mesi di distanza dagli uragani che hanno devasto intere regioni del Paese migliaia di persona non hanno ancora una casa e sembrerebbe che le autorità non siano disposte ad assumersi le loro responsabilità”. Sono queste le parole del Presidente della Conferenza episcopale di Haiti, mons Louis Kebreau, arcivescovo di Cap-Haitïen, che intervenendo giorni fa presso l’associazione “Aiuto alla chiesa che soffre”, ha ricordato “il dolore e la sofferenza di tanti haitiani” che lui ha potuto incontrare personalmente. “C’è molta sofferenza: bambini che hanno perso la loro madre, o il padre, oppure l’intera famiglia. C’è povertà e mancanza di cibo. Non ci sono né medicine né assistenza sanitaria”. D’altra parte il presule, nel ricordare che si avvicina il periodo degli uragani, ha osservato che per queste persone potrebbe essere il colpo finale, affrontare nuove devastazioni, quando ormai non hanno più nulla. “Mi sembra che il governo non abbia preso sul serio la situazione”, ha commentato mons. Louis Kebreau, rivolgendo un accorato appello alle autorità affinché reagiscano tempestivamente. Gli uragani dell’anno scorso hanno causato la morte di quasi 800 persone e oltre 300 risultano tuttora scomparse. Le piogge torrenziali hanno distrutto almeno 10mila alloggi e dunque più di 165mila famiglie da mesi vivono sotto tende di plastiche e copertoni, bidonville improvvisate oppure, a carico di parenti, in condizioni di grave precarietà. Il presule ha voluto insistere sulle responsabilità che spettano al governo non solo per quanto riguarda la vita concreta delle singole persone colpite, ma anche nella prospettiva di una “intelligente prevenzione, in particolare nel campo del rimboschimento poiché, ha rilevato, la distruzione dei boschi aggrava le conseguenze delle piogge torrenziali. Il Paese dal 1980 ad oggi ha perso almeno il 25% della sua superficie forestale”. In questo contesto, tra l’altro, l’episcopato haitiano ha lanciato recentemente una campagna in favore della riforestazione in alcune zone dell’isola. Infine, mons. Louis Kebreau ha ringraziato l’aiuto ricevuto da parte di numerose associazioni umanitarie e di altre chiese sorelle. “Ogni giorno, ha concluso, migliaia di haitiani vanno nelle chiese a chiedere pane, vestiti e medicine. Il nostro dovere è dare tutto ciò che abbiamo senza usare mai la povertà come spesso fanno alcune sette per manipolare le persone”. (A.D.)







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