2009-03-04 15:11:06

Appello dell’Unicef per il rilascio di tutti i bambini-soldato in Congo


Un appello a rilasciare tutti i bambini ancora arruolati nelle Forze armate e nelle unità di Polizia nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc). A lanciarlo è Hilde Johnson, vicedirettore dell’Unicef, al ritorno da una missione nell'est del Paese africano, teatro di annosi conflitti che hanno causato enormi sofferenze e gravi violazioni dei diritti dei bambini. L’unicef chiede “un’agenda chiara per la smobilitazione volontaria di tutti i bambini”. Si calcola infatti che nel Paese africano ci siano ancora 3.500 bambini soldato, dopo che oltre 30 mila sono stati già ‘liberati’ dal 2004 e reintegrati con l'assistenza dell’Unicef. La Johnson, co-presidente del Comitato ONU contro la violenza sessuale e lo stupro nei conflitti, si è incontrata nel Paese africano con alti funzionari governativi, membri della comunità dei donatori e partner per discutere i recenti sviluppi. "Le testimonianze dei sopravvissuti alla violenza sessuale mostrano l'urgenza” di intervenire, ha dichiarato la Johnson, sollecitando “un'azione concertata” “per porre fine a queste atrocità”. “Il governo – ha aggiunto - deve porre fine alla cultura dell’impunità ed accelerare i procedimenti legali contro tutti i responsabili. Il vicedirettore Unicef ha espresso preoccupazione anche per la situazione generale dell’infanzia in tutto il Paese. Hilde Johnson ha sottolineato anche la sfida dall'impatto negativo del calo dei prezzi in Congo causato dalla crisi economica mondiale. Il programma dell’Unicef nella Repubblica democratica del Congo è uno dei più ampi del mondo. (R.G.)







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