2009-03-03 14:07:39

Pakistan. Attentato contro la nazionale di cricket dello Sri Lanka


Sono ore di tensione quelle che si stanno vivendo in Pakistan, dopo l’attentato di questa mattina a Lahore contro un autobus sul quale viaggiava la squadra di cricket dello Sri Lanka. Il bilancio, ancora provvisorio, parla di 6 morti e 5 feriti. L’agguato è avvenuto nei pressi dello stadio di Lahore, dov’era in programma una partita tra la selezione pakistana e quella cingalese, in un momento in cui nel nordest dello Sri Lanka è in corso un’offensiva dell’esercito di Colombo contro i ribelli Tamil. Sul significato di questo atto di violenza, Giada Aquilino ha chiesto un'opinione a Emanuele Giordana, direttore dell’Associazione giornalistica Lettera 22:RealAudioMP3

R. - Si possono seguire due piste. Una è che questo attentato sia da attribuire alle Tigri Tamil, le quali - in difficoltà nel loro territorio - attaccano la squadra nazionale. Credo sia la teoria che forse gli srilankesi tenderanno a privilegiare. Un’altra ipotesi è quella che vede il Pakistan come territorio destabilizzato e di destabilizzazione regionale: nel senso che si verifica un fatto non nelle aree tribali o nella Valle dello Swat, al confine con l’Afghanistan, che sono le aree destabilizzate tradizionali, ma nel cuore del Paese, cioè nel Punjab, nella provincia che produce i quadri dell’esercito e i funzionari pubblici. Questa è la tesi che sembrerebbe emergere dalle autorità pakistane, che fanno in parallelo anche con l’azione di Mumbai.

 
D. - Perché si parla così frequentemente di un’area di destabilizzazione terreno fertile per le azioni terroristiche?

 
R. - Quello che emerge, in maniera evidente, è che il Pakistan sta diventando un territorio di esercizio del terrorismo internazionale e anche dei giochi cosiddetti "nascosti" dei Servizi segreti - forse di più di un Paese - per cui si va a colpire quello che, in realtà, è un simbolo tradizionale anche di diplomazia politica. Perché il cricket, che è lo sport nazionale più importante dell’India, del Pakistan e dello Srilanka, rappresenta anche una sorta di veicolo negoziale. Si giocano le partite di cricket anche quando c’è un momento di tensione politica forte e si vuole riavviare un negoziato. Il cricket è stato un veicolo negoziale di molti tentativi tra l’India e il Pakistan e, quindi, ha un valore simbolico particolare.

Grande costernazione ha suscitato l'attentato di Lahore anche all'interno della Chiesa locale. Lydia O'Kane, della redazione inglese della nostra emittente, ha raggiunto telefonicamente l'arcivescovo della città pakistana, mons. Lawrence Saldanha:RealAudioMP3

R. - Naturally, we are all deeply disturbed and shocked by the rootless and well …
Ovviamente, siamo profondamente colpiti e sconvolti da questo attacco, insensato per quanto bene organizzato contro i giocatori di cricket dello Sri Lanka. Purtroppo, hanno perso la vita anche cinque poliziotti nel tentativo di difenderli. Ne siamo profondamente rattristati e porgiamo le nostre condoglianze alle famiglie dei poliziotti e preghiamo che i feriti possano guarire presto. Credo che anche uno degli attentatori sia stato gravemente ferito: non so come stia adesso. Anche questo è per noi motivo di disorientamento. Siamo sconvolti e rattristati per quello che è accaduto.

 
D. - Quando si pensa allo sport come a un qualcosa che sia al di sopra della violenza mai si penserebbe che perfino degli atleti possano essere presi di mira: è insolito, non è così?

 
R. - It’s very very unusual, because the Srilankans are very popular here! …
E’ davvero inusuale, considerando soprattutto che i cingalesi qui sono molto popolari. Hanno sempre avuto un ottimo rapporto con il pubblico perché sono molto sportivi. Inoltre sono asiatici, per cui ci sono delle affinità tra noi e loro… insomma, erano ben visti. Ed è stato proprio per questo che sono venuti in Pakistan: volevano fare questa visita ed è stato un gesto molto positivo. Molti Paesi si sono tirati indietro, mentre loro sono venuti proprio per mantenere e rafforzare dei buoni rapporti sportivi. Il Pakistan, infatti, da anni non ha più giocato una amichevole. Ecco perché, a maggior ragione, questo attacco ci ha sorpresi. (Traduzione a cura di Gloria Fontana)







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