Gaza: domani conferenza dei donatori a Sharm el-Sheikh
Almeno cinque palestinesi hanno perso la vita per il crollo di un tunnel nella zona
di Rafah, al confine con l’Egitto, avvenuto stanotte a causa delle forti piogge. In
mattinata visita a sorpresa nella Striscia di Gaza del rappresentante del Quartetto
per il Medio Oriente, Tony Blair, alla vigilia della conferenza internazionale dei
donatori in programma domani a Sharm el-Sheikh. Eugenio Bonanata:
L’obiettivo
di Blair è quello di valutare i danni provocati dall’offensiva israeliana per riferire
alla conferenza, promossa dall'Egitto, che vedrà la partecipazione di una settantina
di Paesi. Secondo i palestinesi servono poco meno di 3 miliardi di dollari per avviare
la ricostruzione delle migliaia di case distrutte e per riparare i danni alle scuole
e soprattutto agli ospedali. Ma anche altri settori, come l’agricoltura e l’industria,
hanno bisogno di interventi: il Fondo Monetario Internazionale ha stimato che oltre
l’80 per cento delle famiglie di Gaza vive sotto la soglia di povertà e che la disoccupazione
ha ormai superato il 40 per cento. L’Arabia Saudita ha già promesso un miliardo di
dollari. 900 milioni dovrebbero arrivare dagli Stati Uniti e 550 dall’Unione Europea.
Gli analisti invitano però a considerare anche i risvolti politici della riunione.
La diplomazia egiziana è riuscita a riattivare colloqui fra Hamas, Fatah e le altre
fazioni palestinesi in vista della formazione di un governo unità nazionale, che,
secondo il leader dell’Anp, Abu Mazen, dovrebbe riconoscere Israele. L’obiettivo del
presidente Mubarak è adesso quello di mediare il dialogo fra Hamas e lo Stato ebraico
che continua a minacciare una dura reazione al lancio di razzi Qassam. Si guarda anche
ad una possibile distensione tra la Siria - che sarà presente al vertice - e gli Stati
Uniti con il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, impegnata a definire
il nuovo corso della Casa Bianca sia in Medio Oriente che in Europa.