Malaysia: il termine Allah può comparire in pubblicazioni per cristiani
In Malaysia si può indicare Dio con il termine Allah in pubblicazioni espressamente
destinate a fedeli cristiani. E’ quanto stabilisce un provvedimento approvato dal
ministro degli Interni del Paese asiatico. Recentemente, il governo aveva sospeso
le pubblicazioni del settimanale cattolico Herald perché utilizzava la parola Allah.
Dopo le proteste seguite alla decisione, era stato deciso di consentire la pubblicazione
del settimanale. Ma era stato imposto il divieto dell’uso del termine “Allah” sostenendo
che tale parola può essere utilizzata solo da musulmani. Diversi studiosi hanno subito
sottolineato che il divieto era in contrasto con il contesto normativo e culturale
del Paese. La Costituzione dello Stato asiatico garantisce, infatti, libertà di parola
e di espressione. In lingua malese, inoltre, non c’è un altro termine, oltre a quello
di “Allah”, per indicare Dio. A queste osservazioni si è aggiunto un ampio dibattito
che ha portato il governo della Malaysia a rivedere la propria posizione. Il periodico
cattolico può dunque utilizzare la parola Allah per indicare Dio ma deve comunque
inserire una dicitura nella quale si precisa che il settimanale è pubblicato “per
i cristiani”. Il termine “Allah” è stato utilizzato in Medio Oriente per la prima
volta da arabi cristiani. Successivamente, è stato ripreso dall’Islam. In Malaysia,
dove gli abitanti sono più di 25 milioni, i musulmani sono più del 60%. I cattolici
sono oltre 850 mila. I lettori del periodico cattolico Herald sono circa 50 mila.
(A.L.)