Il messaggio per la Quaresima dell’Ordinario militare per l’Italia
Lo spirito di povertà è “provvidenziale difesa” dalle facili tentazioni del denaro:
questo il senso del messaggio inviato dall’arcivescovo Vincenzo Pelvi, Ordinario militare
per l’Italia, in occasione dell’inizio della Quaresima. Lo riferisce l'agenzia Zenit.
Il messaggio del presule è stato dedicato al tema del digiuno, ispirato al magistero
di Benedetto XVI: “Il digiuno risveglia la coscienza dinanzi alla situazione in cui
vivono tanti nostri fratelli - ha osservato – scegliamo liberamente di privarci di
qualcosa per aiutare gli altri, mostriamo concretamente che il prossimo in difficoltà
non ci è estraneo”. E non solo: “Siamo invitati a dare ai poveri quanto, grazie al
digiuno dalla ricchezza, riusciamo a mettere da parte, riscoprendo la bellezza della
carità, fondata sulla consapevolezza di essere corpo di Cristo, famiglia umana”. Solo
in questo modo, secondo il presule, il prossimo si sente raggiunto e avvicinato da
una Chiesa di poveri e non solo da “una Chiesa per i poveri”. Mentre il denaro oggi
“sembra dare sicurezza e, come tutti gli idoli, promette libertà, ma poi schiavizza
e disumanizza, conducendo l’uomo a dimenticare Dio e a non riconoscere nel volto dell’altro
un fratello”. Essenziale, dunque, la necessità di “vigilare, condurre una dura lotta
non fuori, ma dentro se stessi, contro le tentazioni, i pensieri e le suggestioni
che conducono all’avarizia”. “Se uno possiede cose, dà cose – conclude l’Ordinario
militare per l’Italia – quando non si ha nulla e si è ricchi solo del Vangelo, si
dona se stessi e si ama”. (R.B.)