2009-02-26 15:17:09

Sri Lanka: campagna del governo contro lo sfruttamento dei bambini soldato


Il governo di Colombo ha promosso una campagna nazionale contro lo sfruttamento dei bambini soldato. Il presidente Mahinda Rajapaksa, illustrandone ieri i contenuti, ha affermato che essa è “necessaria per prevenire il reclutamento dei bambini e nel contempo liberare quelli già assoldati e brutalizzati”. L’impiego dei adolescenti nel conflitto tra le forze governative e le Tigri Tamil (Ltte) - riferisce l'agenzia AsiaNews - è un argomento su cui le due fazioni si sono scambiate reciproche accuse più volte. Anche la comunità internazionale ha messo in guardia in diverse occasioni l’esercito di Colombo e i ribelli tamil dall’utilizzare bambini soldato. Di recente l’Unicef ha affermato che l’Ltte ha intensificato l’opera di reclutamento negli ultimi mesi e diramato alcuni dati secondo cui, dal 2003 al 2008, i ribelli hanno arruolato con la forza almeno 6mila adolescenti. Le cifre fornite dall’agenzia dell’Onu confermano quanto denunciato più volte da diverse organizzazioni della società civile dell’isola e dalle varie Chiese cristiane dello Sri Lanka. Facendo riferimento ai dati Unicef, il governo di Rajapaksa accusa i ribelli di aver istituito una vera e propria “Baby brigade” e parla di 6288 ragazzi sotto i 18 anni arruolati dal Ltte sino al dicembre 2008. Le Tigri tamil rispondono a Colombo dichiarando di aver fatto tornare a casa oltre 2mila adolescenti presenti tra le proprie fila e accusa l’esercito di avere reclutato a sua volta minorenni costituendo anche brigate paramilitari. La Chiesa cattolica e le organizzazioni della società civile del Paese affermano che il 60% dei combattenti di entrambe le fazioni coinvolte nel conflitto è costituito da ragazzi dall’età media di 16 anni. (R.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.