“Siamo profondamente preoccupati per la recessione economica globale e le conseguenze
che sta avendo sulla già povera popolazione nigeriana, soprattutto in relazione alla
recente crisi alimentare globale". Questo, in sintesi, il messaggio conclusivo diffuso
dall'ufficio nazionale per lo sviluppo, la giustizia e la pace della Caritas Nigeria
al termine di una riunione alla quale hanno preso parte i coordinatori provinciali
e i segretari di nove province ecclesiastiche. "Le carenze del sistema finanziario
globale - si legge nel documento di Caritas Nigeria ripreso dall’Osservatore Romano
- sono ormai manifeste e i pericoli del nostro esclusivo affidamento solo sulle capacità
umane, senza ricorrere alla guida e alle indicazioni divine per la condotta dei nostri
affari, sono evidenti. Invitiamo le agenzie governative a identificare e attuare politiche
e programmi che servano effettivamente ad ammortizzare l'impatto della crisi finanziaria
sulla popolazione nigeriana". Tra le prime vittime della crisi vi sono i bambini,
le cui condizioni di vita sono in fase di rapido degrado. Proprio nei giorni scorsi
a Enugu, nell'est del Paese, la polizia ha fatto irruzione in una clinica per la maternità
per stroncare quella che è stata definita "una fabbrica di bambini". La clinica non
era altro che una struttura dove venivano rinchiuse giovani donne in gravidanza e
venivano dati alla luce bambini da mettere in vendita. "Le strutture simili alla clinica
di Enugu scoperte finora in Nigeria - ha dichiarato Ijeoma Okoronkwo, direttore generale
dell'Agenzia nazionale per il bando del traffico di essere umani - sono almeno una
decina. Tra gli altri problemi che affliggono la Nigeria vi è quello degli episodi
di violenza che riguardano sia alcune regioni del nord sia il Delta del Niger, nel
sud del Paese. In particolare nella cittadina di Jos, vi sono stati di recente scontri
causati secondo il quotidiano della Santa sede “da un uso strumentale dei fattori
religiosi e di quelli etnici da parte di politici locali”. Per quel che riguarda il
delta del Niger, la Caritas ha spiegato di essere “profondamente preoccupata per la
deplorevole situazione della sicurezza nella regione del delta del Niger, caratterizzata
dai rapimenti di persone e dalle successive richieste di pagamento di riscatto. (A.L.)