Sri Lanka. La Caritas: tragedia umana senza precedenti
Nello Sri Lanka la violenza causata dal conflitto tra Tigri Tamil ed esercito, sta
raggiungendo l'apice e le possibilità di una soluzione politica stanno svanendo. La
denuncia - rilanciata dall’agenzia Zenit - arriva dalla Caritas del Paese asiatico,
fortemente preoccupata per la situazione dei civili costretti ad abbandonare le proprie
case ed indirizzati verso campi senza adeguata protezione. La scarsità di cibo è drammatica,
manca l'acqua potabile, e sono già comparse malattie collegate alle precarie condizioni
igieniche. In questa situazione, la Caritas Internationalis esorta tutte le parti
in causa a rispettare i diritti dei civili e a spingere per una immediata cessazione
delle ostilità. Già lo scorso anno l'organizzazione ecclesiale umanitaria aveva lanciato
un appello per raccogliere più di due milioni di dollari per fornire a 100 mila vittime
del conflitto riparo, istruzione, acqua e servizi igienici, assistenza medica, sociale
e psicologica. Dal canto suo l’arcivescovo di Colombo, mons. Oswald Gomis ha rivolto
un accorato appello alla comunità internazionale affinchè mostri solidarietà concreta
alle vittime del conflitto, venendo incontro alle esigenze segnalate da numerose organizzazioni
non governative in favore degli sfollati interni presenti nei campi di Vavuniya, Kilinochchi
e della zona circostante, che hanno bisogno urgente di cibo medicine, articoli sanitari,
utensili, coperte e tende, materiale per la scuola da destinare i ragazzi. (R.G.)