2009-02-25 15:08:02

Olanda. Si schianta un aereo turco: nove le vittime


Grave incidente aereo nei pressi dell’aeroporto di Amsterdam. Il bilancio ufficiale delle vittime è di 9 morti e 50 feriti, tra questi 25 sono in gravi condizioni. Il velivolo turco, proveniente da Istanbul, trasportava 135 passeggeri e si è spezzato in due prima di raggiungere la pista di atterraggio. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c’è sia la mancanza di carburante che la presenza di un volatile all’interno di un motore.

Israele
Tensione in Medio Oriente. Non si registrano vittime nel raid aereo israeliano di stamani nella zona di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. In precedenza, miliziani palestinesi avevano sparato due razzi contro lo Stato ebraico senza provocare danni. Si continua intanto a lavorare in vista della Conferenza internazionale sulla ricostruzione nella Striscia di Gaza, in programma lunedì prossimo a Sharm el–Sheikh, in Egitto. Il primo ministro palestinese, Fayyad, ha annunciato che l’Autorità nazionale palestinese (Anp) chiederà 2,8 miliardi di dollari per la ricostruzione di Gaza. Secondo fonti di stampa russe, prima del vertice si dovrebbe tenere un incontro del Quartetto per il Medio Oriente, composto da rappresentanti di Stati Uniti, Onu, Unione Europea e Russia. Nel frattempo, in Israele si cerca una soluzione politica dopo il voto, il premier designato Netanyahu terrà oggi una serie di colloqui con le liste di destra e quelle confessionali per cercare di creare un governo di coalizione. Ieri, in occasione della cerimonia di insediamento dei nuovi parlamentari, il capo dello Stato, Shimon Peres, ha auspicato un accordo di pace con i palestinesi e la formazione di un esecutivo allargato.

Libano
Sono state liberate tre delle sette persone accusate dell’omicidio dell’ex premier libanese, Hariri, ucciso quattro anni fa in un attentato a Beirut. Domenica prossima, inizieranno all’Aja i lavori del Tribunale speciale creato dall’Onu per fare luce sull’assassinio dell’uomo politico. Intanto, c’è preoccupazione in Libano dopo il ritrovamento del cadavere di un leader della maggioranza parlamentare, crivellato di colpi in una località della valle orientale della Bekaa. Un fatto che segue l’aggressione, sempre nella stessa zona, di un sostenitore della formazione antisiriana di Khaled Teaimeh.

Bangladesh
Rischia di degenerare la situazione a Dacca, nel Bangladesh, dove stamani un gruppo di soldati dei “Bdr-Bangladesh Rifles”, responsabili della sicurezza ai confini del Paese, ha ucciso una persona all’interno di una caserma nel quadro dei pesanti disordini con le truppe governative. I soldati hanno preso in ostaggio tutti gli ufficiali che si trovavano all’interno della struttura, minacciando di distruggere tutto in caso di attacco dell’esercito. Intanto, una delegazione è stata ricevuta dal premier Sheik Hasina, che ha offerto un’amnistia. In precedenza, i paramilitari avevano chiesto ai loro superiori un salario migliore ma non erano stati accontentati.

Sri Lanka
Sembra alle fasi finali in conflitto in Sri Lanka. Le truppe governative sono entrate ieri nell'ultima città controllata dai ribelli, nel nordest del Paese. L’esercito ha precisato che i ribelli separatisti delle tigri Tamil hanno subito gravi perdite di uomini e mezzi. La situazione è descritta nel reportage di Maria Grazia Coggiola, che riferisce da Trincomalee, nel nord dello Sri Lanka, non lontano dalle zone dei combattimenti:RealAudioMP3

Il clima è pesante la popolazione ha paura di altri attacchi dei ribelli, che sabato scorso sono riusciti ad arrivare nella capitale Colombo con due velivoli ultraleggeri. Ma la sensazione è di essere quasi alla fine di un conflitto, che da 24 anni lacera quest’isola di 19 milioni di abitanti. Ieri, secondo un portavoce militare, l’esercito ha catturato un’altra città nel distretto di Vanni, a nord di Mullaitivu, dove i separatisti dell’Ltte sono confinati in meno di 100 chilometri quadrati. Nella provincia ci sarebbero 100 mila civili, secondo la gente di Trincomalee, ma è difficile districarsi tra le cifre. L’accesso alle zone di guerra è vietato ai giornalisti: per andare a Vavuniya - ultima città governativa nel nord dove ci sono i campi degli sfollati - ci vogliono dei permessi speciali che solo le Nazioni Unite possono avere. All’ospedale di Trincomalee ci sono 900 feriti e continuano ad arrivarne ogni giorno con le navi dal distretto di Vanni. Fra loro, ci sarebbe anche qualche affiliato all’Ltte cui il governo ha offerto la riabilitazione. Difficile dire per quanto il conflitto potrà ancora andare avanti. Le Tigri Tamil hanno affermato ieri di essere pronte ad un cessate-il-fuoco ma senza deporre le armi, una condizione invece posta dal governo di Colombo per aprire eventuali negoziati.

 
Cina-proteste
Tensione in Cina. A Pechino, tre persone si sono date fuoco in Piazza Tienanmen ma sono state bloccate dalla polizia, mntre due sono ricoverate in ospedale. Ancora poco chiari i motivi del gesto, secondo alcune fonti si tratta di dimostranti, i cosiddetti petitioners, venuti dalla provincia per chiedere al governo centrale di riparare ad un'ingiustizia subita localmente. In base ad altre ricostruzioni, quanto accaduto potrebbe essere legato al capodanno in Tibet, il Losar, della durata di 15 giorni. Per la ricorrenza il Dalai Lama, il leader spirituale tibetano, ha chiesto di non festeggiare ma di pregare per le persone uccise lo scorso anno negli scontri con militari cinesi a Lhasa.

Iran-nucleare
Sta per entrare in funzione la prima centrale nucleare iraniana, a Bushehr, nell’Iran sudoccidentale, realizzata da una compagnia russa. Un responsabile ha chiarito che attualmente il reattore non viene ancora testato con l'uranio arricchito fornito da Mosca.

Somalia
Non si placa la violenza in Somalia. La capitale Mogadiscio è teatro di continue e violente battaglie tra gruppi armati integralisti islamici e truppe governative. Il bilancio dei furiosi combattimenti è di 48 civili morti e 90 feriti nelle ultime 30 ore. La decisione del nuovo presidente somalo, Ahmed, di tornare a Mogadiscio per insediare il suo nuovo governo di unità nazionale ha sicuramente contribuito all’aumento degli scontri nelle ultime ore., anche l’intento dichiarato è quello di portare la pace nel tormentato Paese del Corno d’Africa.

Zimbabwe
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha lanciato un appello al presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, affinché vengano liberati “per il bene della nazione” circa trenta militanti incarcerati. Intanto, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha aggiornato il bilancio del colera nel Paese. Oltre 77 mila persone sono state contagiate dalla malattia, mentre sono quasi 4 mila le vittime accertate. L’epidemia continua ad espandersi a macchia d’olio e si sta diffondendo anche in altri Paesi, tra i quali il Malawi e il Mozambico.

Grecia-sciopero generale
Forti disagi in Grecia per lo sciopero generale indetto dai dipendenti pubblici, che protestano per la politica economica del governo. Per gli ospedali sono assicurati solo gli interventi di urgenza, mentre il traffico aereo sarà condizionato da ritardi e cancellazioni. Fermi per l’agitazione anche gli uffici dell'amministrazione pubblica, chiuse le scuole. Nei giorni scorsi, il premier, Costas Karamanlis, ha incontrato i sindacati per spiegare le difficoltà economiche del Paese cercando di convincere le parti a rinunciare agli aumenti richiesti. L’esecutivo inoltre si è detto pronto al boicottaggio dei prodotti di consumo, che subiranno i maggiori aumenti, e ha annunciato controlli a tappeto per monitorare la situazione.(Panoramica internazionale a cura di Benedetta Capelli e Antonio D'Agata)
 

 Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 56

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