In una sola settimana sono aumentati di 6000 unità i casi di febbre ‘dengue’ in Bolivia.
Si tratta della più grave epidemia con oltre 28.000 casi segnalati in tutto il Paese,
con una concentrazione del 70% nel dipartimento orientale di Santa Cruz. In particolare
a causa della più grave forma della malattia tropicale, quella emorragica, sono già
morte 15 persone. In ogni caso non esistono vaccini o farmaci specifici L’Agenzia
Misna dà la notizia riportando le dichiarazioni del ministro della Sanità, Ramiro
Tapia, che innanzitutto conferma che purtroppo “i casi sono destinati ad aumentare”
e che c’è un primo caso di ‘dengue’ emorragica anche in Argentina, al confine con
la Bolivia, nella provincia nord-orientale di Salta. E i Paesi vicini si sono già
mobilitati: il Venezuela ha annunciato l’invio di 20 tonnellate di insetticida e macchinari
per le operazioni di fumigazione contro la zanzara ‘aedes aegypti’, vettore della
febbre. Inoltre ha assicurato una task force di 10 esperti che si uniranno ai 5 specialisti
già inviati da Cuba. In Brasile è partita una campagna di prevenzione. (F.S.)