Nell'Anno della Bibbia indetto dai vescovi del Pakistan, un congresso è stato dedicato
alle Sacre Scritture e alla missione della Chiesa. Ne parla AsiaNews riportando la
testimonianza di chi ha partecipato: Aqeela Dilshad, che ha 19 anni e studia in un
college nella diocesi di Faisalabad, racconta che è stata un’esperienza nuova “incontrare
le Sacre Scritture e discutere con altri i versetti per comprendere cosa indicano
e come possono diventare esperienza nella vita quotidiana”. Altri 170 cattolici,
molti dei quali giovani provenienti dalla sua stessa diocesi o da quella di Islamabad,
hanno partecipato ai 4 giorni di Congresso biblico che si è svolto dal 19 al 22 febbraio
a Khushpur, il più antico villaggio cattolico del Pakistan situato nella regione del
Punjab. Il Congresso sul tema “La Bibbia e la Chiesa” è stato il quarto appuntamento
di una serie di incontri che hanno coinvolto tutti i fedeli del Paese a partire dal
maggio 2008, data d'inizio dell'Anno della Bibbia indetto dai vescovi del Pakistan.
Dopo l'inaugurazione avvenuta il 19 febbraio, con la celebrazione eucaristica presieduta
da mons. Joseph Coutts, vescovo di Faisalabad, il Congresso si è sviluppato in una
serie di sessioni in cui i delegati hanno potuto avvicinare le Sacre Scritture in
maniere differenti. Padre Aftab James Paul, direttore diocesano della commissione
biblica di Faisalabad, ha spiegato che dedicare quattro giorni di lavori alla Bibbia
ha permesso di sottolineare qualcosa della sua ricchezza e delle molteplici possibilità
di approccio con cui essa si offre ai fedeli. Il tutto secondo una duplice prospettiva:
la conversione personale e la missione al mondo “per promuovere e portare il messaggio
cristiano agli altri”. Tra i delegati: religiosi, catechisti, animatori diocesani
e operatori della Caritas pakistana. Padre Emmanuel Asi, segretario della Commissione
biblica cattolica del Pakistan, spiega che l'intento dei vari congressi biblici svoltisi
a partire dal maggio scorso è di “appassionare le persone alla Parola di Dio e spingerle
ad una proclamazione e ad uno studio regolare della Bibbia cosicché possano dare ad
altri ciò che hanno ricevuto”. (F. S.)