La figura di don Sturzo e l'impegno dei cattolici in politica al centro del Seminario
"Senza pregiudizi né preconcetti" presentato oggi
Sono passati 90 anni dall’esortazione rivolta da don Luigi Sturzo “a tutti gli uomini
liberi e forti”, perché uniti propugnino “nella loro interezza gli ideali di giustizia
e libertà”. Per riflettere su quell’appello, lanciato il 18 gennaio del 1919 dalla
Commissione provvisoria del Partito popolare italiano, si terrà venerdì prossimo a
Caltagirone, in provincia di Catania, il seminario dal titolo “…Senza pregiudizi né
preconcetti. Per gli ideali di giustizia e libertà nella loro interezza”. L’incontro,
organizzato in vista della 46.ma “Settimana sociale dei cattolici italiani” in programma
nel 2010, è stato presentato stamani nella sede della Radio Vaticana. C’era per noi
Amedeo Lomonaco: In
un’epoca ancora una volta segnata da grandi cambiamenti e difficoltà, l'impegno di
don Luigi Sturzo è un opportunità per comprenderne soprattutto la dimensione pastorale.
E’ quanto sottolinea mons. Arrigo Miglio, presidente del Comitato scientifico e organizzatore
delle Settimane sociali dei cattolici italiani che ha promosso il seminario: “Ritengo
che la visione di don Sturzo solo come uomo politico sia riduttiva. Dai suoi scritti
e dalla sua consapevolezza emerge che tutto il suo impegno e tutta la sua vita siano
stati visti proprio come un impegno pastorale per far crescere una coscienza di carità
politica nel mondo dei cattolici italiani”. Recuperare la
dimensione pastorale di don Sturzo significa anche ricordare ai cattolici il significato
dell’impegno cristiano in politica:
“Interessarsi del bene comune
di un Paese non è un 'optional', non è un appendice alla vita dei credenti. I cattolici
sappiano tradurre tutte le istanze del Vangelo sull’uomo. Sappiano unire a questa
completezza, senza riduzionismi, una testimonianza personale di vita. Sappiano stare
dentro la società e nel mondo della politica, nel pieno rispetto delle regole democratiche”.
Il
professor Luca Diotallevi, vicepresidente del Comitato scientifico e organizzatore
delle Settimane sociali, ha sottolineato poi come lo sguardo della Chiesa, orientato
dal Vangelo, promuova nella società i valori della giustizia e della libertà:
“Passione
per la libertà e passione per il Vangelo crescono insieme. La presenza della Chiesa
nello spazio pubblico, l’impegno politico dei cattolici e la società aperta - cioè
la democrazia, il mercato, la libertà di insegnamento, prima di tutto la libertà religiosa
- crescono insieme”. Rispondendo ai giornalisti, mons. Arrigo
Miglio ha ricordato infine che “quando parliamo di immigrati non possiamo discostarci
da due parole: “accoglienza e legalità”. “Il bisogno di sicurezza - ha concluso -
è sacrosanto, “ma bisogna fare attenzione a non alimentare un clima di paura”.