Più collaborazione per risolvere la crisi economica: l'impegno dei Paesi europei in
vista del G20 di Londra
Contrastare gli effetti nefasti della crisi economica in atto e prevenire, con nuove
e più severe regole finanziarie, che questa situazione possa ripetersi in futuro.
E’ unanime l’accordo emerso a Berlino dal vertice dei Paesi europei del G8, più Spagna
e Olanda, in vista del vertice del G20 previsto per l’inizio di aprile a Londra. Intanto,
si definiscono i temi che verranno affrontati nel summit del G8 a luglio in Italia,
con un attenzione particolare al sostegno delle economie emergenti. Il servizio di
Stefano Leszczynski:
Si tratta
del primo passo concreto verso una concertazione multilaterale dell’economia e della
finanza nel futuro più prossimo. Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna,
Olanda hanno, infatti, tracciato alcune linee comuni sulla supervisione di tutti i
prodotti finanziari e il contrasto dei cosiddetti paradisi fiscali; tutti concordi
inoltre sulla necessità di aumentare le risorse per il Fondo monetario internazionale.
Tutto insomma porta ad una revisione delle regole per i mercati finanziari, tutelando
il principio della concorrenza ma evitando gli eccessi che hanno portato alla crisi
economica internazionale. Priorità fondamentali sulle quali concorda anche José
Angel Gurria, segretario generale dell’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione
e lo sviluppo economico:
“Sarà un anno molto, molto difficile, e vediamo
un po’ – come si dice – se ci sarà la luce alla fine del tunnel, nel 2010, ma speriamo
soprattutto di mettere in ordine il sistema finanziario, perché quest’ultimo, oggi,
continua ad essere un enorme ostacolo”.
I prossimi appuntamenti considerati
cruciali per l’eleborazione di misure di contrasto alla crisi economica globale saranno
il summit del G20 a Londra e quello estivo del G8 in Italia. A Berlino il premier
Berlusconi ha discusso con i colleghi europei anche quelli che saranno i temi del
vertice della Maddalena ed ha annunciato che gli stessi Paesi partecipanti alla riunione
di Berlino di ieri potrebbero incontrarsi molto presto con il presidente Barack Obama
a Washington. Sulle priorità del G8 il commento di Vincenzo Scotti,
sottosegretario agli Esteri:
“Il G8 guarderà non tanto alle misure immediate,
quanto alla prospettiva, e quindi alle politiche della ripresa della crescita, guardando
non solo ai Paesi industriali avanzati, ma facendosi carico del problema dei Paesi
più poveri e più emarginati, quelli che stanno soffrendo di più, in una certa misura,
della crisi stessa; è evidente che oltre agli aspetti economici, nel G8, ci saranno
anche gli aspetti politici – a partire dall’Afghanistan – i problemi che riguardano
la non proliferazione delle armi”.
La forte attenzione nei confronti
dei Paesi economicamente più arretrati sarà una costante in tutti gli incontri dedicati
alla crisi economica. Gli effetti del crollo dei mercati sui Paesi più poveri potrebbe
infatti andare molto oltre l’aspetto puramente umanitario, come ci conferma Josette
Sheeran, direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale:
“Abbiamo
il dovere umano di aiutare chi è in difficoltà. Per quanto riguarda la povertà e la
fame, la questione va oltre questo semplice precetto. Viviamo, infatti, in un mondo
interconnesso e se una parte dell’umanità non ha accesso al cibo l’effetto sarà destabilizzante.
Per cui - ciò che sostengo - è che se non si riesce ad agire per compassione, almeno
si agisca egoisticamente per un mondo più stabile”.