2009-02-23 15:39:44

Più collaborazione per risolvere la crisi economica: l'impegno dei Paesi europei in vista del G20 di Londra


Contrastare gli effetti nefasti della crisi economica in atto e prevenire, con nuove e più severe regole finanziarie, che questa situazione possa ripetersi in futuro. E’ unanime l’accordo emerso a Berlino dal vertice dei Paesi europei del G8, più Spagna e Olanda, in vista del vertice del G20 previsto per l’inizio di aprile a Londra. Intanto, si definiscono i temi che verranno affrontati nel summit del G8 a luglio in Italia, con un attenzione particolare al sostegno delle economie emergenti. Il servizio di Stefano Leszczynski:RealAudioMP3

Si tratta del primo passo concreto verso una concertazione multilaterale dell’economia e della finanza nel futuro più prossimo. Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Olanda hanno, infatti, tracciato alcune linee comuni sulla supervisione di tutti i prodotti finanziari e il contrasto dei cosiddetti paradisi fiscali; tutti concordi inoltre sulla necessità di aumentare le risorse per il Fondo monetario internazionale. Tutto insomma porta ad una revisione delle regole per i mercati finanziari, tutelando il principio della concorrenza ma evitando gli eccessi che hanno portato alla crisi economica internazionale. Priorità fondamentali sulle quali concorda anche José Angel Gurria, segretario generale dell’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico:

“Sarà un anno molto, molto difficile, e vediamo un po’ – come si dice – se ci sarà la luce alla fine del tunnel, nel 2010, ma speriamo soprattutto di mettere in ordine il sistema finanziario, perché quest’ultimo, oggi, continua ad essere un enorme ostacolo”.

I prossimi appuntamenti considerati cruciali per l’eleborazione di misure di contrasto alla crisi economica globale saranno il summit del G20 a Londra e quello estivo del G8 in Italia. A Berlino il premier Berlusconi ha discusso con i colleghi europei anche quelli che saranno i temi del vertice della Maddalena ed ha annunciato che gli stessi Paesi partecipanti alla riunione di Berlino di ieri potrebbero incontrarsi molto presto con il presidente Barack Obama a Washington. Sulle priorità del G8 il commento di Vincenzo Scotti, sottosegretario agli Esteri:

“Il G8 guarderà non tanto alle misure immediate, quanto alla prospettiva, e quindi alle politiche della ripresa della crescita, guardando non solo ai Paesi industriali avanzati, ma facendosi carico del problema dei Paesi più poveri e più emarginati, quelli che stanno soffrendo di più, in una certa misura, della crisi stessa; è evidente che oltre agli aspetti economici, nel G8, ci saranno anche gli aspetti politici – a partire dall’Afghanistan – i problemi che riguardano la non proliferazione delle armi”.

La forte attenzione nei confronti dei Paesi economicamente più arretrati sarà una costante in tutti gli incontri dedicati alla crisi economica. Gli effetti del crollo dei mercati sui Paesi più poveri potrebbe infatti andare molto oltre l’aspetto puramente umanitario, come ci conferma Josette Sheeran, direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale:

“Abbiamo il dovere umano di aiutare chi è in difficoltà. Per quanto riguarda la povertà e la fame, la questione va oltre questo semplice precetto. Viviamo, infatti, in un mondo interconnesso e se una parte dell’umanità non ha accesso al cibo l’effetto sarà destabilizzante. Per cui - ciò che sostengo - è che se non si riesce ad agire per compassione, almeno si agisca egoisticamente per un mondo più stabile”.







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