I funerali del missionario spagnolo ucciso a Cuba una settimana fa
"Tutta la sua vita fu un dono agli altri, soprattutto ai più bisognosi ovunque si
trovassero": così, il vescovo ausiliare di Madrid, mons. Fidel Herráez Vegas, venerdì
scorso durante i funerali del missionario spagnolo Eduardo de la Fuente Serrano, ucciso
sabato 14 febbraio nelle vicinanze dell'Avana, a Cuba. Subito dopo l'arrivo della
salma del sacerdote nella sua cittadina natale, Guadalix de la Sierra, nei pressi
della capitale spagnola, nella chiesa parrocchiale - dove 59 anni fa fu battezzato
- si sono riunite centinaia di persone tra parenti, amici, fedeli e almeno 60 confratelli
che poi hanno concelebrato con mons. Herráez Vegas. "La sua morte violenta è per noi
un grande dolore inatteso; una tristezza che lacera i nostri cuori come quelli di
coloro che lo conobbero a Cuba, che oggi lo piangono e che lo congedarono giorni fa
come si fa con un vero fratello". Gran parte delle persone presenti alle onoranze
funebri hanno seguito la Santa Messa dall’esterno attraverso degli schermi, poiché
la chiesa di San Giovanni Battista non poteva ospitare tutti. Si sono susseguite numerose
testimonianze sull’impegno apostolico generoso e infaticabile di padre Eduardo de
la Fuente che non solo è stato ricordato dalla gente della sua città, ma anche da
molti che lo conobbero e con lui lavorarono a Madrid. Il missionario si era stabilito
all’Avana da tre anni anche se ormai passava parte dell’anno in Spagna. Il missionario
era impegnato a mantenere e animare personalmente i rapporti di solidarietà e collaborazione
tra le opere pastorali cubane e diverse parrocchie spagnole. Il sindaco di Guadalix
de la Sierra, Ángel Luis García Yuste, commentando l’opera del sacerdote ha dichiarato
che “lavorava come un ponte di amore e fratellanza fra popoli e persone diverse”.
I parrocchiani della chiesa dello “Spirito Santo” arrivati da Aranjuez e della chiesa
“Nuestra Señora del Sagrario”, di Carabanchel, dove padre E. de la Fuente passava
parte dell’anno hanno preso parte in massa ai funerali. Si sono trasferiti da Madrid
con diversi pullman, per testimoniare “il legame di affetto con un uomo buono ed esemplare”.
Dopo il lungo applauso di “addio” mentre il feretro usciva dalla chiesa, centinaia
di persone hanno percorso un chilometro e mezzo accanto alla salma, cantando e pregando,
per portare padre Eduardo de la Fuente alla sua ultima dimora terrena nel cimitero
di Guadalix de la Sierra. (L.B.)