2009-02-21 15:29:14

Hillary Clinton a Pechino: si rafforza la collaborazione tra Usa e Cina


Cina e Stati Uniti insieme contro la crisi. Il segretario di stato Usa, Hillary Clinton, da ieri in visita a Pechino nell’ambito del suo tour diplomatico in Asia, ha rilanciato i rapporti economici tra i due Paesi per avviare la ripresa dell'economia internazionale. Ce ne parla Marco Guerra:RealAudioMP3

Gli Usa aspirano a relazioni ''positive e di collaborazione'' con la Cina. Nel secondo giorno della visita a Pachino, il segretario di Stato, Clinton, insiste sulla necessita di un una sinergia tra le due superpotenze per far fronte alla crisi economica mondiale. Lavorando insieme - ha aggiunto il capo della diplomazia statunitense in conferenza stampa, al termine del suo incontro col ministero degli Esteri cinese - Usa e Cina possono “portare il mondo fuori dalla crisi”. Pechino, dal canto suo, ha ricambiato queste aperture confermando la fiducia nei buoni del Tesoro americani, nei quali ha già investito 700 miliardi di dollari. Il ministro degli Esteri cinese ha poi annunciato che il presidente cinese, Hu Jintao, ed il presidente americano, Barack Obama, avranno il loro primo incontro bilaterale il prossimo aprile a Londra, dove entrambi parteciperanno al vertice del G20, considerato un momento di importanza cruciale per innescare una ripresa dell'economia internazionale. Intanto, è ancora polemica per le parole di ieri della Clinton sui diritti umani, secondo cui la questione al momento ''non deve interferire'' nella cooperazione tra Washington e Pechino. Diverse le reazioni tra le organizzazioni umanitarie, fra le quali Amnesty International, che si è detta ''scioccata'' ed ''estremamente delusa'' dalle posizioni assunte dal segretario Usa.

 
Usa - Guantanamo
Un rapporto del Pentagono commissionato dal presidente Obama ha concluso che le condizioni nella base-prigione di Guantanamo per sospetti terroristi a Cuba rispettano i dettami umanitari della Commissione di Ginevra. Il dossier - del quale il New York Times pubblica il contenuto prima della visita nella base, lunedì prossimo, del ministro della Giustizia, Holder - riporta però molte raccomandazioni per aumentare i contatti umani tra prigionieri. Obama aveva chiesto il rapporto nel suo secondo giorno di presidenza, in vista della chiusura della base-prigione di qui a un anno. Riceverà, nel corso del fine settimana, il dossier nel quale sono discussi alcuni degli aspetti più controversi del trattamento dei detenuti, come l'alimentazione forzata con sonde. Per anni, molte critiche rivolte a Guantanamo si erano appuntate sul fatto che i detenuti passano fino a 23 ore al giorno in isolamento in celle di cemento e sono autorizzati a un'ora d'aria, ma da soli.

Italia - attesa per l'elezione del nuovo segretario del Pd
Dopo le dimissioni di Walter Veltroni, l’Assemblea nazionale del Partito democratico ha votato per eleggere oggi un segretario, bocciando dunque l’idea di primarie subito. Sono due le candidature pervenute: quella di Dario Franceschini e quella di Arturo Parisi. Il servizio di Fausta Speranza.RealAudioMP3

Al momento è dibattito, in attesa del voto che inizierà alle 15.30. Fra i due candidati, Parisi aveva richiesto l'indizione delle primarie. In ogni caso, ha sottolineato, “bisogna ricominciare dalla politica non solo dai personalismi, ma ricominciare dalla democrazia perchè in questo momento serve una forza e un'autorevolezza che solo una guida legittima possono assicurare”. Da parte sua, Dario Franceschini ha promesso nessun ritorno al passato sulle alleanze, ha dichiarato di interpretare il ruolo di segretario reggente come un compito terribile al quale - ha detto - non si è sottratto per spirito di servizio. Ha ribadito dunque che il lavoro finisce ad ottobre con il congresso e le primarie”. Ma ha anche sottolineato che gli errori di Veltroni sono stati anche i suoi errori. E si è anche parlato di laicità dello Stato: “Ho sempre sostenuto - ha detto - il diritto della Chiesa di far sentire la sua voce, ma non bisogna mai dimenticare che è inviolabile il principio sacro della laicità dello Stato”. Sui 1.229 delegati, 1.006 hanno votato per eleggere oggi il segretario. È stata dunque forte la bocciatura per l'opzione di chi voleva andare entro un mese alle primarie per eleggere un nuovo leader, dopo le dimissioni di Veltroni. Platea attenta e silenziosa, quella di oggi a Roma, un applauso tiepido a Veltroni e solo un momento di slogan urlati in difesa delle primarie. I vari esponenti si sono alternati per sostenere la tesi del segretario subito o quella, appunto, delle primarie. Pier Luigi Bersani, che caldeggiava l'elezione di Dario Franceschini, ha confermato la sua candidatura per quando ci sarà il Congresso. Rosy Bindi ha detto del segretario di garanzia che deve "assumersi la responsabilità di quanto successo fino ad ora e deve azzerare la gestione maggioritaria”. Da parte sua, il presidente dei senatori del Partito democratico, Anna Finocchiaro, ha sottolineato: “Noi non torniamo indietro, non è l'8 settembre che ci attende”, aggiungendoc che il Pd non è "un gregge che si disperde alla prima sassata”. Ha riconosciuto però che quello di oggi è un evento straordinario e inaspettato, il passaggio più difficile che un giovane partito può trovarsi ad affrontare.

 
Previsioni economiche della Banca d’Italia
"Le ripercussioni sull'occupazione non si sono ancora pienamente manifestate; gli indicatori disponibili per i mesi più recenti prefigureranno un netto deterioramento”. Ancora previsione negative per l’economia italiana dal parte del governatore di Bankitalia, Mario Draghi, nel suo discorso ai banchieri e agli operatori finanziari riuniti a Milano per il Forex. “Il 2009 e il 2010 saranno anni difficili - ha aggiunto Draghi - e le banche devono attivarsi per affrontarli, facendo pulizia nei bilanci e rafforzando i loro patrimoni per continuare a fornire credito alle imprese. Il governatore ha anche invocato l’intervento del governo a tutela delle fasce più deboli, chiedendo una riforma organica del lavoro con l'estensione degli ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione, a tutti i lavoratori.
 
Italia - il Quirinale annuncia taglia di spese per 6 milioni nel 2009
Il bilancio di previsione del Quirinale prevede per il 2009 minori spese per oltre sei milioni di euro. Lo annuncia una nota del segretario generale, Donato Marra, che quantifica in 6.133.000 euro la minore dotazione richiesta a carico del bilancio dello Stato per l'anno in corso. Analoga riduzione sarà applicata nel prossimo biennio con una ulteriore riduzione di spese di oltre 10 milioni di euro.

Medio Oriente
L'esercito israeliano ha confermato di aver sparato con l'artiglieria verso il sud del Libano, in risposta al lancio di un razzo sul nord di Israele che ha causato il ferimento di due persone, tra cui una donna. La tv al-Manar del movimento sciita libanese Hezbollah ha confermato stamani il lancio dal sud del Libano di tre razzi verso Israele, senza però' attribuire l'atto allo stesso Partito di Dio, nè precisando l'identità degli autori dei lanci.

L’Unione europea condanna gli insediamenti illegali di Israele a Gerusalemme
L'Unione europea condanna le attività di Israele per la realizzazione di nuovi insediamenti presso Gerusalemme. In una nota, la presidenza ceca dell'Unione richiama con urgenza Israele a “riconsiderare” il piano di insediamento, che costituirebbe una violazione alla legge internazionale ed è contrario agli accordi raggiunti tra israeliani e palestinesi con la comunità internazionale lo scorso anno ad Annapolis. La realizzazione di insediamenti, sottolinea l'Ue, è il “maggiore ostacolo” per la pace in Medio Oriente e per gli sforzi della comunità internazionale a far avanzare il processo di pace. L'Unione europea, rileva ancora la presidenza ceca, ha sempre sostenuto chiaramente che non ci può essere pace duratura in Medio Oriente senza la creazione di uno Stato palestinese e la realizzazione di insediamenti danneggia questa prospettiva.

Il Dipartimento di Stato USA conferma la lettera di Hamas
Il senatore del Massachusetts, John Kerry, presidente della Commissione esteri statunitense, ha ricevuto una lettera di Hamas destinata al presidente degli Stati Uniti, Obama. La notizia, che circolava da alcuni giorni, è stata confermato da una fonte del Dipartimento di Stato a Washington. La fonte che ha chiesto di non essere identificata, ha detto che la lettera era di Hamas e che era destinata al presidente Obama. È stata consegnata al senatore Kerry, che a sua volta l'ha consegnata al consolato statunitense” a Gerusalemme, dove Kerry si trovava.

Iraq
Un capitano della polizia irachena è stato ucciso in un agguato stamani nel centro di Diwaniya, città a maggioranza sciita 180 km a sud di Baghdad. Intanto, più di ottanta terroristi legati ad al-Qaeda sono stati arrestati dalle forze della sicurezza irachene nelle due province irachene di Mossul e Diyala in due operazioni militari distinte.

Afghanistan
In Afghanistan, non si fermano gli attacchi della guerriglia talebana. Tre soldati della coalizione a comando statunitense sono morti a causa dell'esplosione di una bomba nel sud del Paese. Lo ha reso noto il comando Usa, senza specificare la nazionalità delle vittime. La bomba è esplosa durante un pattugliamento di ricognizione nella provincia dell'Oruzgan, dove al momento operano militari olandesi, australiani e americani. Salgono così a 39 i soldati stranieri morti in Afghanistan dall'inizio dell'anno.

Pakistan
Ancora un attentato in Pakistan contro i convogli di rifornimento per le truppe della Nato di stanza nel vicino Afghanistan. Una bomba è stata fatta detonare a distanza al passaggio di un'autocisterna carica di carburante, lungo la strada principale che collega Peshawar al valico di confine di Torkham. L’esplosione ha provocato la morte di un passante e il ferimento di altri due civili, illeso il conducente del mezzo. Le truppe di stanza in Afghanistan dipendono dai rifornimenti dal Pakistan per l'80 per cento del proprio fabbisogno. Negli ultimi mesi si sono intensificati gli attacchi dei talebani contro i convogli o i depositi.

Iran
Nuova ondata di esecuzioni capitali in Iran, dove in un solo giorno cinque uomini sono stati impiccati nel carcere di Isfahan. Due dei giustiziati erano stati condannati a morte per omicidio e altri tre per traffico di stupefacenti. Sale così ad almeno 50 il numero delle esecuzioni capitali avvenute dall'inizio dell'anno nella Repubblica islamica, compresa l'impiccagione di un uomo di 50 anni che era stato condannato a morte per adulterio.

Slovacchia: incidente treno-pullman
È di almeno dieci morti e 20 feriti il bilancio della violenta collisione tra un treno e un pullman turistico, avvenuta oggi a un passaggio a livello nei pressi di Polomka Bucnik, cittadina della Slovacchia centrale. Secondo fonti mediche, le vittime sono tutte slovacche. Ancora da accertare invece l'esatta dinamica del disastro: sembra comunque che il convoglio sia piombato a piena velocità sul veicolo, a bordo del quale si trovavano in tutto 36 persone.

Energia
Il colosso elettrico italiano Enel ha acquistato il 25% di Endesa, controllata dalla spagnola Acciona e leader nella penisola iberica e in Sudamerica. Con questa acquisizione, si è dato vita al secondo gruppo europeo nel settore energia, dopo la francese Edf.

Nigeria
Chiese e moschee date alle fiamme oggi a Bauchi, nell'est della Nigeria, in scontri tra gruppi rivali nei quali, secondo fonti di stampa, sarebbero coinvolti cristiani e dei musulmani. Almeno 3 i morti e 7 i feriti, riferisce un funzionario della Croce rossa nigeriana. La città di Bauchi si trova a poca distanza da quella di Jos, capitale dello Stato di Plateau, teatro nel novembre scorso di scontri che hanno causato almeno 200 morti, o quasi 500 secondo altre fonti. Le violenze - esplose dopo le elezioni locali che avevano visto prevalere il partito di ispirazione cristiana (Pdp) su quello musulmano (Anpp) - sono rientrate solo dopo il massiccio intervento delle forze dell'ordine e dell'esercito.

Madagascar
Il presidente del Madagascar, Marc Ravalomanana, ed il leader dell'opposizione, Andry Rajoelina, si sono incontrati oggi per tentare di risolvere la crisi nel Paese che ha causato almeno 125 morti il mese scorso. Il colloquio tra i due si è svolto sotto l'egida dei leader religiosi della Chiesa malgascia, che stanno cercando una mediazione per uscire dalla crisi. Lo scorso 7 febbraio, 40 persone erano state uccise e più di 350 ferite dalla guardia presidenziale che aveva sparato ad altezza d'uomo contro i dimostranti pro-Rajoelina, ex sindaco della capitale proclamatosi leader del Paese, che si erano radunati per un corteo di protesta. Il giorno dopo, Benedetto XVI, nel corso dell'Angelus, aveva espresso viva preoccupazione per la situazione in Madagascar e aveva chiesto il ritorno alla convivenza civile. La crisi si protrae da mesi ma in gennaio è degenerata. A dare il via all'esplosione di violenza era stata la chiusura, il 13 dicembre 2008, della tv di proprietà di Rajoelina, che aveva trasmesso un'intervista all'ex presidente, Didier Ratsiraka, capo dello Stato per 26 anni ed ora in esilio in Francia dopo la sconfitta nelle contestate elezioni presidenziali del 2001.

Kosovo
Il governo del Kosovo ha ieri rifiutato l'ingresso sul suo territorio al ministro serbo, Goran Bodanovic, accusandolo di “istigazione alla violenza”. Lo ha detto ieri sera alla Tv del Kosovo il ministro dell'Interno, Zenun Pajaziti, spiegando che tra le ragioni che hanno indotto il governo di Pristina ad adottare questo provvedimento vi era appunto quella di impedire a Bogdanovic, titolare del dicastero serbo per il Kosovo, di rendersi responsabile di “istigazione alla violenza”. Pajaziti ha spiegato che Belgrado aveva presentato una richiesta attraverso la mediazione di una missione dell'Onu. Da quando il Kosovo, un'ex provincia serba, ha proclamato unilateralmente l'indipendenza da Belgrado il 18 febbraio 2008 è la prima volta che si rifiuta di accogliere sul suo territorio un rappresentante del governo serbo.

Questione nucleare
Gli Stati Uniti e i loro alleati devono affrontare “senza indugi” il “problema urgente” costituito dal programma nucleare iraniano. In questi termini, si è espresso oggi a Washington il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, rispondendo a una domanda dei giornalisti circa l'ultimo rapporto dell'Aiea, che stima che l'Iran abbia ormai prodotto uranio arricchito a sufficienza da armare una bomba nucleare. Precisando di non aver letto il rapporto, Gibbs ha detto che esso “rappresenta un'altra occasione persa per l'Iran, che continua a rifiutare i suoi obblighi internazionali”. Il portavoce della Casa Bianca ha anche aggiunto che, per quanto riguarda il programma nucleare iraniano, “lavorare con gli alleati è una questione che non può essere rimandata”. L'amministrazione Obama aveva nei giorni scorsi espresso l'auspicio che con Teheran possa essere avviata una nuova fase nei rapporti diplomatici, improntata alla ricerca del dialogo.

Chiuse due banche del gruppo Stanford
Acquista contorni sempre più allargati la vicenda del banchiere texano, Allen Stanford, accusato di truffa dalla SEC (la Consob americana) per un ammontare complessivo superiore ai 9 miliardi di dollari. L'autorità bancaria di Antigua e Barbuda ha annunciato oggi di aver chiuso due banche del gruppo Stanford, accusandolo di aver truffato decine di migliaia di investitori in America Latina e nei Caraibi. L'autorità caraibica ha comunicato di aver dato mandato ai suoi ispettori di congelare i conti e i beni delle banche del gruppo che hanno sede nell'isola. La decisione, ha precisato, è volta “a proteggere gli interessi degli investitori e dei depositi”. Allen Stanford - che ha doppia nazionalità americana e di Antigua, e che pare gestisse proprio da Antigua i suoi affari - è stato nel frattempo localizzato in Virginia dalle autorità americane, che lo hanno formalmente informato di aver avviato un procedimento nei suoi confronti con l'accusa di frode.

Nuove notizie di un imminente test missilistico in Corea del Nord
La Corea del Nord alla fine del mese potrebbe effettuare un test con un missile balistico di media gittata, stando alla rivista britannica specializzata in questioni militari, "Janès". Immagini satellitari rilevate mercoledì scorso, stando agli esperti della pubblicazione, indicherebbero che Pyongyang sta preparandosi al lancio di un missile o di tipo "Taepodong-2" o di tipo "Paektusan-2". Secondo l'analista Joseph Bermudez, il test potrebbe essere effettuato dal sito di Musudan-ni, dove sarebbero stati attivati o installati radar e apparecchiature telemetriche. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza e Marco Guerra)

 

 Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 52


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