Hillary Clinton a Pechino: si rafforza la collaborazione tra Usa e Cina
Cina e Stati Uniti insieme contro la crisi. Il segretario di stato Usa, Hillary Clinton,
da ieri in visita a Pechino nell’ambito del suo tour diplomatico in Asia, ha rilanciato
i rapporti economici tra i due Paesi per avviare la ripresa dell'economia internazionale.
Ce ne parla Marco Guerra:
Gli Usa aspirano
a relazioni ''positive e di collaborazione'' con la Cina. Nel secondo giorno
della visita a Pachino, il segretario di Stato, Clinton, insiste sulla necessita di
un una sinergia tra le due superpotenze per far fronte alla crisi economica mondiale.
Lavorando insieme - ha aggiunto il capo della diplomazia statunitense in conferenza
stampa, al termine del suo incontro col ministero degli Esteri cinese - Usa e Cina
possono “portare il mondo fuori dalla crisi”. Pechino, dal canto suo, ha ricambiato
queste aperture confermando la fiducia nei buoni del Tesoro americani, nei
quali ha già investito 700 miliardi di dollari. Il ministro degli Esteri cinese ha
poi annunciato che il presidente cinese, Hu Jintao, ed il presidente americano,
Barack Obama, avranno il loro primo incontro bilaterale il prossimo aprile a Londra,
dove entrambi parteciperanno al vertice del G20, considerato un momento di importanza
cruciale per innescare una ripresa dell'economia internazionale. Intanto, è ancora
polemica per le parole di ieri della Clinton sui diritti umani, secondo cui la questione
al momento ''non deve interferire'' nella cooperazione tra Washington
e Pechino. Diverse le reazioni tra le organizzazioni umanitarie, fra le quali Amnesty
International, che si è detta ''scioccata'' ed ''estremamente delusa'' dalle posizioni
assunte dal segretario Usa.
Usa - Guantanamo Un
rapporto del Pentagono commissionato dal presidente Obama ha concluso che le condizioni
nella base-prigione di Guantanamo per sospetti terroristi a Cuba rispettano i dettami
umanitari della Commissione di Ginevra. Il dossier - del quale il New York Times pubblica
il contenuto prima della visita nella base, lunedì prossimo, del ministro della Giustizia,
Holder - riporta però molte raccomandazioni per aumentare i contatti umani tra prigionieri.
Obama aveva chiesto il rapporto nel suo secondo giorno di presidenza, in vista della
chiusura della base-prigione di qui a un anno. Riceverà, nel corso del fine settimana,
il dossier nel quale sono discussi alcuni degli aspetti più controversi del trattamento
dei detenuti, come l'alimentazione forzata con sonde. Per anni, molte critiche rivolte
a Guantanamo si erano appuntate sul fatto che i detenuti passano fino a 23 ore al
giorno in isolamento in celle di cemento e sono autorizzati a un'ora d'aria, ma da
soli.
Italia - attesa per l'elezione del nuovo segretario del Pd Dopo
le dimissioni di Walter Veltroni, l’Assemblea nazionale del Partito democratico ha
votato per eleggere oggi un segretario, bocciando dunque l’idea di primarie subito.
Sono due le candidature pervenute: quella di Dario Franceschini e quella di Arturo
Parisi. Il servizio di Fausta Speranza.
Al momento
è dibattito, in attesa del voto che inizierà alle 15.30. Fra i due candidati, Parisi
aveva richiesto l'indizione delle primarie. In ogni caso, ha sottolineato, “bisogna
ricominciare dalla politica non solo dai personalismi, ma ricominciare dalla democrazia
perchè in questo momento serve una forza e un'autorevolezza che solo una guida legittima
possono assicurare”. Da parte sua, Dario Franceschini ha promesso nessun ritorno al
passato sulle alleanze, ha dichiarato di interpretare il ruolo di segretario reggente
come un compito terribile al quale - ha detto - non si è sottratto per spirito di
servizio. Ha ribadito dunque che il lavoro finisce ad ottobre con il congresso e le
primarie”. Ma ha anche sottolineato che gli errori di Veltroni sono stati anche i
suoi errori. E si è anche parlato di laicità dello Stato: “Ho sempre sostenuto - ha
detto - il diritto della Chiesa di far sentire la sua voce, ma non bisogna mai dimenticare
che è inviolabile il principio sacro della laicità dello Stato”. Sui 1.229 delegati,
1.006 hanno votato per eleggere oggi il segretario. È stata dunque forte la bocciatura
per l'opzione di chi voleva andare entro un mese alle primarie per eleggere un nuovo
leader, dopo le dimissioni di Veltroni. Platea attenta e silenziosa, quella di oggi
a Roma, un applauso tiepido a Veltroni e solo un momento di slogan urlati in difesa
delle primarie. I vari esponenti si sono alternati per sostenere la tesi del segretario
subito o quella, appunto, delle primarie. Pier Luigi Bersani, che caldeggiava l'elezione
di Dario Franceschini, ha confermato la sua candidatura per quando ci sarà il Congresso.Rosy Bindi ha detto del segretario di garanzia che deve "assumersi la responsabilità
di quanto successo fino ad ora e deve azzerare la gestione maggioritaria”. Da parte
sua, il presidente dei senatori del Partito democratico, Anna Finocchiaro, ha sottolineato:
“Noi non torniamo indietro, non è l'8 settembre che ci attende”, aggiungendoc che
il Pd non è "un gregge che si disperde alla prima sassata”. Ha riconosciuto però
che quello di oggi è un evento straordinario e inaspettato, il passaggio più difficile
che un giovane partito può trovarsi ad affrontare.
Previsioni
economiche della Banca d’Italia "Le ripercussioni sull'occupazione non si sono
ancora pienamente manifestate; gli indicatori disponibili per i mesi più recenti prefigureranno
un netto deterioramento”. Ancora previsione negative per l’economia italiana dal parte
del governatore di Bankitalia, Mario Draghi, nel suo discorso ai banchieri e agli
operatori finanziari riuniti a Milano per il Forex. “Il 2009 e il 2010 saranno anni
difficili - ha aggiunto Draghi - e le banche devono attivarsi per affrontarli, facendo
pulizia nei bilanci e rafforzando i loro patrimoni per continuare a fornire credito
alle imprese. Il governatore ha anche invocato l’intervento del governo a tutela delle
fasce più deboli, chiedendo una riforma organica del lavoro con l'estensione degli
ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione, a tutti i lavoratori. Italia
- il Quirinale annuncia taglia di spese per 6 milioni nel 2009 Il bilancio
di previsione del Quirinale prevede per il 2009 minori spese per oltre sei milioni
di euro. Lo annuncia una nota del segretario generale, Donato Marra, che quantifica
in 6.133.000 euro la minore dotazione richiesta a carico del bilancio dello Stato
per l'anno in corso. Analoga riduzione sarà applicata nel prossimo biennio con una
ulteriore riduzione di spese di oltre 10 milioni di euro.
Medio Oriente L'esercito
israeliano ha confermato di aver sparato con l'artiglieria verso il sud del Libano,
in risposta al lancio di un razzo sul nord di Israele che ha causato il ferimento
di due persone, tra cui una donna. La tv al-Manar del movimento sciita libanese Hezbollah
ha confermato stamani il lancio dal sud del Libano di tre razzi verso Israele, senza
però' attribuire l'atto allo stesso Partito di Dio, nè precisando l'identità degli
autori dei lanci.
L’Unione europea condanna gli insediamenti illegali di
Israele a Gerusalemme L'Unione europea condanna le attività di Israele per
la realizzazione di nuovi insediamenti presso Gerusalemme. In una nota, la presidenza
ceca dell'Unione richiama con urgenza Israele a “riconsiderare” il piano di insediamento,
che costituirebbe una violazione alla legge internazionale ed è contrario agli accordi
raggiunti tra israeliani e palestinesi con la comunità internazionale lo scorso anno
ad Annapolis. La realizzazione di insediamenti, sottolinea l'Ue, è il “maggiore ostacolo”
per la pace in Medio Oriente e per gli sforzi della comunità internazionale a far
avanzare il processo di pace. L'Unione europea, rileva ancora la presidenza ceca,
ha sempre sostenuto chiaramente che non ci può essere pace duratura in Medio Oriente
senza la creazione di uno Stato palestinese e la realizzazione di insediamenti danneggia
questa prospettiva.
Il Dipartimento di Stato USA conferma la lettera di
Hamas Il senatore del Massachusetts, John Kerry, presidente della Commissione
esteri statunitense, ha ricevuto una lettera di Hamas destinata al presidente degli
Stati Uniti, Obama. La notizia, che circolava da alcuni giorni, è stata confermato
da una fonte del Dipartimento di Stato a Washington. La fonte che ha chiesto di non
essere identificata, ha detto che la lettera era di Hamas e che era destinata al presidente
Obama. È stata consegnata al senatore Kerry, che a sua volta l'ha consegnata al consolato
statunitense” a Gerusalemme, dove Kerry si trovava.
Iraq Un capitano
della polizia irachena è stato ucciso in un agguato stamani nel centro di Diwaniya,
città a maggioranza sciita 180 km a sud di Baghdad. Intanto, più di ottanta terroristi
legati ad al-Qaeda sono stati arrestati dalle forze della sicurezza irachene nelle
due province irachene di Mossul e Diyala in due operazioni militari distinte.
Afghanistan In
Afghanistan, non si fermano gli attacchi della guerriglia talebana. Tre soldati della
coalizione a comando statunitense sono morti a causa dell'esplosione di una bomba
nel sud del Paese. Lo ha reso noto il comando Usa, senza specificare la nazionalità
delle vittime. La bomba è esplosa durante un pattugliamento di ricognizione nella
provincia dell'Oruzgan, dove al momento operano militari olandesi, australiani e americani.
Salgono così a 39 i soldati stranieri morti in Afghanistan dall'inizio dell'anno.
Pakistan Ancora
un attentato in Pakistan contro i convogli di rifornimento per le truppe della Nato
di stanza nel vicino Afghanistan. Una bomba è stata fatta detonare a distanza al passaggio
di un'autocisterna carica di carburante, lungo la strada principale che collega Peshawar
al valico di confine di Torkham. L’esplosione ha provocato la morte di un passante
e il ferimento di altri due civili, illeso il conducente del mezzo. Le truppe di stanza
in Afghanistan dipendono dai rifornimenti dal Pakistan per l'80 per cento del proprio
fabbisogno. Negli ultimi mesi si sono intensificati gli attacchi dei talebani contro
i convogli o i depositi.
Iran Nuova ondata di esecuzioni capitali
in Iran, dove in un solo giorno cinque uomini sono stati impiccati nel carcere di
Isfahan. Due dei giustiziati erano stati condannati a morte per omicidio e altri tre
per traffico di stupefacenti. Sale così ad almeno 50 il numero delle esecuzioni capitali
avvenute dall'inizio dell'anno nella Repubblica islamica, compresa l'impiccagione
di un uomo di 50 anni che era stato condannato a morte per adulterio.
Slovacchia:
incidente treno-pullman È di almeno dieci morti e 20 feriti il bilancio della
violenta collisione tra un treno e un pullman turistico, avvenuta oggi a un passaggio
a livello nei pressi di Polomka Bucnik, cittadina della Slovacchia centrale. Secondo
fonti mediche, le vittime sono tutte slovacche. Ancora da accertare invece l'esatta
dinamica del disastro: sembra comunque che il convoglio sia piombato a piena velocità
sul veicolo, a bordo del quale si trovavano in tutto 36 persone.
Energia Il
colosso elettrico italiano Enel ha acquistato il 25% di Endesa, controllata dalla
spagnola Acciona e leader nella penisola iberica e in Sudamerica. Con questa acquisizione,
si è dato vita al secondo gruppo europeo nel settore energia, dopo la francese Edf.
Nigeria Chiese
e moschee date alle fiamme oggi a Bauchi, nell'est della Nigeria, in scontri tra gruppi
rivali nei quali, secondo fonti di stampa, sarebbero coinvolti cristiani e dei musulmani.
Almeno 3 i morti e 7 i feriti, riferisce un funzionario della Croce rossa nigeriana.
La città di Bauchi si trova a poca distanza da quella di Jos, capitale dello Stato
di Plateau, teatro nel novembre scorso di scontri che hanno causato almeno 200 morti,
o quasi 500 secondo altre fonti. Le violenze - esplose dopo le elezioni locali che
avevano visto prevalere il partito di ispirazione cristiana (Pdp) su quello musulmano
(Anpp) - sono rientrate solo dopo il massiccio intervento delle forze dell'ordine
e dell'esercito.
Madagascar Il presidente del Madagascar, Marc Ravalomanana,
ed il leader dell'opposizione, Andry Rajoelina, si sono incontrati oggi per tentare
di risolvere la crisi nel Paese che ha causato almeno 125 morti il mese scorso. Il
colloquio tra i due si è svolto sotto l'egida dei leader religiosi della Chiesa malgascia,
che stanno cercando una mediazione per uscire dalla crisi. Lo scorso 7 febbraio, 40
persone erano state uccise e più di 350 ferite dalla guardia presidenziale che aveva
sparato ad altezza d'uomo contro i dimostranti pro-Rajoelina, ex sindaco della capitale
proclamatosi leader del Paese, che si erano radunati per un corteo di protesta. Il
giorno dopo, Benedetto XVI, nel corso dell'Angelus, aveva espresso viva preoccupazione
per la situazione in Madagascar e aveva chiesto il ritorno alla convivenza civile.
La crisi si protrae da mesi ma in gennaio è degenerata. A dare il via all'esplosione
di violenza era stata la chiusura, il 13 dicembre 2008, della tv di proprietà di Rajoelina,
che aveva trasmesso un'intervista all'ex presidente, Didier Ratsiraka, capo dello
Stato per 26 anni ed ora in esilio in Francia dopo la sconfitta nelle contestate elezioni
presidenziali del 2001.
Kosovo Il governo del Kosovo ha ieri rifiutato
l'ingresso sul suo territorio al ministro serbo, Goran Bodanovic, accusandolo di “istigazione
alla violenza”. Lo ha detto ieri sera alla Tv del Kosovo il ministro dell'Interno,
Zenun Pajaziti, spiegando che tra le ragioni che hanno indotto il governo di Pristina
ad adottare questo provvedimento vi era appunto quella di impedire a Bogdanovic, titolare
del dicastero serbo per il Kosovo, di rendersi responsabile di “istigazione alla violenza”.
Pajaziti ha spiegato che Belgrado aveva presentato una richiesta attraverso la mediazione
di una missione dell'Onu. Da quando il Kosovo, un'ex provincia serba, ha proclamato
unilateralmente l'indipendenza da Belgrado il 18 febbraio 2008 è la prima volta che
si rifiuta di accogliere sul suo territorio un rappresentante del governo serbo.
Questione
nucleare Gli Stati Uniti e i loro alleati devono affrontare “senza indugi”
il “problema urgente” costituito dal programma nucleare iraniano. In questi termini,
si è espresso oggi a Washington il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, rispondendo
a una domanda dei giornalisti circa l'ultimo rapporto dell'Aiea, che stima che l'Iran
abbia ormai prodotto uranio arricchito a sufficienza da armare una bomba nucleare.
Precisando di non aver letto il rapporto, Gibbs ha detto che esso “rappresenta un'altra
occasione persa per l'Iran, che continua a rifiutare i suoi obblighi internazionali”.
Il portavoce della Casa Bianca ha anche aggiunto che, per quanto riguarda il programma
nucleare iraniano, “lavorare con gli alleati è una questione che non può essere rimandata”.
L'amministrazione Obama aveva nei giorni scorsi espresso l'auspicio che con Teheran
possa essere avviata una nuova fase nei rapporti diplomatici, improntata alla ricerca
del dialogo.
Chiuse due banche del gruppo Stanford Acquista contorni
sempre più allargati la vicenda del banchiere texano, Allen Stanford, accusato di
truffa dalla SEC (la Consob americana) per un ammontare complessivo superiore ai 9
miliardi di dollari. L'autorità bancaria di Antigua e Barbuda ha annunciato oggi di
aver chiuso due banche del gruppo Stanford, accusandolo di aver truffato decine di
migliaia di investitori in America Latina e nei Caraibi. L'autorità caraibica ha comunicato
di aver dato mandato ai suoi ispettori di congelare i conti e i beni delle banche
del gruppo che hanno sede nell'isola. La decisione, ha precisato, è volta “a proteggere
gli interessi degli investitori e dei depositi”. Allen Stanford - che ha doppia nazionalità
americana e di Antigua, e che pare gestisse proprio da Antigua i suoi affari - è stato
nel frattempo localizzato in Virginia dalle autorità americane, che lo hanno formalmente
informato di aver avviato un procedimento nei suoi confronti con l'accusa di frode.
Nuove
notizie di un imminente test missilistico in Corea del Nord La Corea del Nord
alla fine del mese potrebbe effettuare un test con un missile balistico di media gittata,
stando alla rivista britannica specializzata in questioni militari, "Janès". Immagini
satellitari rilevate mercoledì scorso, stando agli esperti della pubblicazione, indicherebbero
che Pyongyang sta preparandosi al lancio di un missile o di tipo "Taepodong-2" o di
tipo "Paektusan-2". Secondo l'analista Joseph Bermudez, il test potrebbe essere effettuato
dal sito di Musudan-ni, dove sarebbero stati attivati o installati radar e apparecchiature
telemetriche. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza e Marco Guerra)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 52
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Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
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