2009-02-20 15:38:52

Si celebra per la prima volta la Giornata Mondiale della Giustizia Sociale


La “Giornata Mondiale della Giustizia Sociale”, è stata stabilita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel novembre 2007. Con l’apposita risoluzione l’Assemblea invitava gli Stati membri a dedicare la “Giornata” alla promozione di concrete attività nazionali in sintonia con gli obiettivi del Vertice Mondiale per lo Sviluppo Sociale (Copenhagen, 1995) e della 24.ma sessione Speciale dell’Assemblea Generale (Ginevra, 2000); secondo quanto sottolineato da quel Vertice, lo sviluppo sociale mira alla giustizia sociale, alla solidarietà e all’uguaglianza all’interno e tra le Nazioni, valori che costituiscono il fondamento di tutte le società. In tale prospettiva, i governi si impegnavano a promuovere la giustizia sociale a livello nazionale, regionale e internazionale, l’equa distribuzione del reddito nazionale e un più ampio accesso alle risorse attraverso criteri di equità, uguaglianza e pari opportunità per tutti. L’accento veniva inoltre posto sul rispetto per i diritti umani e le libertà fondamentali, quale fondamento di un’autentica “società per tutti”. Finalità dell’odierna celebrazione è dunque quella di contribuire a consolidare ulteriormente gli sforzi della comunità internazionale tesi a sconfiggere la povertà e a promuovere un lavoro dignitoso per tutti, l’equità di genere, l’accesso al benessere sociale e alla giustizia. Nella circostanza, le Unioni dei Superiori e delle Superiori Generali, rispettivamente USG e UISG., attraverso la Commissione congiunta “Giustizia, Pace e Integrità del Creato” si sono associate all’iniziativa, invitando le comunità religiose del mondo a sostenerla con la preghiera nelle parrocchie, scuole, università e ogni altro ambiente in cui si viva comunitariamente la missione apostolica. A tal fine, la Commissione ha predisposto una speciale preghiera ispirata ai principi della dottrina sociale della Chiesa Cattolica e formulata in alcune sue parti in modo da poter essere adattata alle diverse realtà e culture. Il testo intreccia brani di encicliche e passi dei discorsi dei Papi alle Nazioni Unite con letture di salmi e altri scritti sapienziali, per concludersi con la preghiera commentata del “Padre Nostro”. (A cura di Marina Vitalini)







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