2009-02-19 14:35:37

La crisi economica e la pace in Medio Oriente al centro dell’udienza di Benedetto XVI con il premier britannico Gordon Brown


Favorire progetti di promozione umana per lo sviluppo e la pace, specie in Medio Oriente: è quanto auspicano Benedetto XVI e il premier britannico Gordon Brown che stamani è stato ricevuto in Vaticano assieme alla consorte e al seguito. In una conferenza stampa, dopo l’incontro, Brown ha detto di aver invitato il Pontefice a visitare l’Inghilterra. Alla vigilia dell’incontro, Gordon Brown - che sta preparando il G20 di Londra del prossimo 2 aprile - ha scritto un articolo per l’Osservatore Romano dal titolo “Crisi economica e sradicamento della povertà”. Il servizio di Alessandro Gisotti: RealAudioMP3
 
Benedetto XVI e Gordon Brown, informa una nota della Sala Stampa vaticana, si sono soffermati sull’attuale “crisi economica mondiale” e sul “dovere di proseguire con le iniziative a favore dei Paesi meno sviluppati”, favorendo “la collaborazione su progetti di promozione umana, rispetto dell’ambiente e sviluppo sostenibile”. Il Papa e il premier britannico hanno auspicato “un rinnovato impegno della comunità internazionale per risolvere i conflitti in atto, particolarmente in Medio Oriente”. Infine, conclude la nota, si sono passati in rassegna “alcuni temi bilaterali, di interesse soprattutto per la comunità cattolica del Regno Unito”. Dunque la lotta alla povertà è stata al centro dell’udienza in Vaticano, come del successivo colloquio con il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone e con l’arcivescovo Dominique Mamberti. E proprio sulla crisi economica, alla vigilia dell’incontro con il Papa, Brown ha scritto un articolo per l’Osservatore Romano.

La recessione globale “richiede una risposta globale”, sottolinea il premier aggiungendo che “è nostro dovere comune far sì che le esigenze dei Paesi più poveri non siano un pensiero secondario a cui si aderisce per obbligo morale o per senso di colpa”. Per Brown “è ora di vedere i Paesi in via di sviluppo inseriti nelle soluzioni internazionali di cui abbiamo bisogno”. Quindi, mette l’accento su quei valori religiosi, “come la giustizia e la solidarietà” che hanno portato Regno Unito e Santa Sede a sostenere insieme un’iniziativa finanziaria per la vaccinazione dei bambini poveri (International Finance Facility for Immunisation). L’acquisto da parte del Papa nel 2006 del primo bond per l’immunizzazione, sottolinea Brown, è stato espressione tangibile dell’impegno comune a favore dello sviluppo internazionale. Grazie a questi titoli obbligazionari, si legge sull’Osservatore Romano, 500 milioni di bambini saranno immunizzati da qui al 2015. E proprio per suggellare questo risultato, il premier britannico ha donato stamani al Papa una fotografia che ritrae una donna etiope che ha salvato il proprio bambino grazie alla sottoscrizione del primo bond per le vaccinazioni. Sempre nell’articolo, Brown sottolinea l’importanza del prossimo G20, il 2 aprile a Londra. E proprio ieri, parlando ai giornalisti a Downing Street, ha spiegato cosa si aspetta da questo Summit:

 
What we need is a world...
Quello di cui abbiamo bisogno, ha detto Brown, è che il mondo lavori insieme. Ogni parte del mondo deve contribuire alla ripresa dell’economia, dare il suo supporto all’economia con nuovi investimenti, tenere bassi i tassi di interesse. Il G20 del 2 aprile, è stato il suo auspicio, deve servire a trovare il modo in cui i Paesi possano unirsi per raggiungere questi obiettivi.
 
All world has to come...
Tutto il mondo – ha detto ancora ai giornalisti - deve unirsi per mandare un messaggio per sostenere un’economia aperta e non protezionista. Il protezionismo – ha avvertito - è una via verso la rovina, significherebbe meno commercio, meno lavoro e alimenterebbe un circolo vizioso in ogni continente.







All the contents on this site are copyrighted ©.