Il Papa all'udienza generale parla di San Beda, antico teologo, e prega perché l'Europa si riscopra cristiana alle radici per essere "più umana"

Curare in modo assiduo la formazione religiosa “per riprodurre in vita” ciò che si celebra nella liturgia. E’ uno degli insegnamenti per i cristiani contemporanei che Benedetto XVI ha tratto dagli scritti del Venerabile Beda, presentato all’udienza generale di oggi in Piazza San Pietro come “una delle più insigni figure di erudito dell’Alto Medioevo”. Con i suoi studi, ha detto fra l’altro il Papa ai circa 20 mila fedeli presenti, il Venerabile Beda contribuì “alla costruzione di un’Europa cristiana”. Il servizio di Alessandro De Carolis: