Aiuto alla Chiesa che Soffre finanzia la ricostruzione di una chiesa in Pakistan
Dopo tre anni dall’irruzione nella chiesa di Santa Maria a Sukkur, nella provincia
pakistana di Sindh, ad opera di militanti estremisti, Aiuto alla Chiesa che Soffre
– associazione caritativa cattolica – ha approvato un progetto del valore di 30 mila
euro per la ricostruzione del luogo di culto. Già nel 2006, quando venne distrutta
anche la chiesa protestante di San Salvatore in seguito alle violenze scoppiate per
le vignette satiriche sulla figura di Maometto, il governo aveva promesso dei finanziamenti
che però non sono mai arrivati. In una lettera - riportata dall’agenzia Zenit - mons.
Max Jhon Rodrigues, vescovo della diocesi di Hyderabad, ha criticato l’operato dell’esecutivo
che non si è impegnato “per la corruzione e la cupidigia”. Tecnicamente i fondi sono
stati stanziati due volte ma il denaro non è mai arrivato. “La gente – ha riferito
il presule - celebra la Santa Eucaristia all'aperto o nel salone della scuola". ACS,
già da tempo aveva offerto il suo aiuto, ma mons. Rodrigues attendeva il finanziamento
promesso dal governo prima di accettare qualsiasi contributo. Solo dopo aver smesso
di contare sugli aiuti governativi ha finalmente accettato il sostegno economico dell'associazione.
“Sono molto grato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre – ha aggiunto - per il suo forte
supporto umano, morale e finanziario nei confronti del nostro popolo e della chiesa
di Sukkur quando ne avevano più bisogno”. “E' un periodo di persecuzione per la Chiesa
– ha concluso mons. Rodrigues - ma i cristiani di Sukkur rimangono fedeli alla loro
fede nonostante la violenza e le intimidazioni". (B.C.)