2009-02-17 12:57:52

L'Unicef denuncia il reclutamento di bambini tra le file delle Tigri Tamil


Sta assumendo risvolti drammatici il conflitto in Sri Lanka tra l’esercito regolare e le Tigri Tamil. La battaglia finale nel nord del Paese sarebbe vicina e per questo, secondo l’Unicef, i ribelli stanno reclutando numerosi bambini per impiegarli nei combattimenti. "Intollerabile". E’ il commento di un responsabile Unicef a Colombo al crescente impiego da parte dei ribelli di ragazzini di 14 anni tra le loro file. L’organizzazione delle Nazioni Unite, in passato, ha già identificato 6mila casi di bambini-soldato tra il 2003 e la fine del 2008. Quanto sta accadendo dà il segno della difficile situazione che si sta vivendo nel nord del Paese. Medici senza Frontiere, in un comunicato, ha parlato di 200 mila persone ancora “intrappolate” e “prive di assistenza” nella regione di Vanni, dove da settimane infuriano i combattimenti. In 30 mila sono riusciti a fuggire nella zona di Vavuniya dove si sta prestando assistenza ai feriti e supporto psicologico. Testimoni hanno raccontato di intere giornate all’interno dei bunker e del fuoco incrociato sotto il quale molti si sono trovati. Si temono anche ritorsioni da parte delle Tigri Tamil contro coloro che hanno lasciato la zona di Vanni, campo di battaglia da anni e dove circa 70 mila persone hanno perso la vita dall’inizio del conflitto nel 1983. Intanto anche i sacerdoti diocesani in India, nel corso di un forum a Bhopal, hanno lanciato un appello per la pace e la solidarietà in favore della popolazione chiedendo un intervento diretto di New Delhi. Dalla diocesi di Jaffna riferiscono della drammatica carenza di personale sanitario e di strutture per interventi chirurgici ma anche dei tanti corpi che ancora non hanno trovato sepoltura. (A cura di Benedetta Capelli) RealAudioMP3







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