Libano: tolto l’obbligo di indicare il credo religioso sul registro civile
In Libano è stato abolito l’obbligo di indicare l’appartenenza religiosa sul registro
dello stato civile. La decisione è stata sancita da una circolare del ministro dell’Interno,
Ziad Baroud, pubblicata giovedì. L’atto del governo, di cui da notizia l’Osservatore
Romano, rappresenta quindi un importante segnale di civiltà se si considera che in
Libano il potere è ripartito tra cristiani e musulmani e la menzione dell’appartenenza
religiosa è richiesta nella maggior parte delle formalità amministrative e in ambito
lavorativo. Anche alle elezioni le urne sono divise secondo le confessioni mentre
divorzio, matrimonio e successioni sono regolate dalle leggi confessionali. Dalla
fine della guerra civile che ha devastato il paese tra il 1975 e il 1990, le autorità
avevano soppresso la menzione della religione sulla carta d’identità, poiché durante
il conflitto molti cittadini furono uccisi a causa della loro fede dopo aver mostrato
i documenti ai militari. (M.G.)