La visita del Papa in Africa porterà molti frutti: così, il presule camerunense Paul
Verdzekov
L’Africa attende con trepidazione la prossima visita di Benedetto XVI, in programma
dal 17 al 23 marzo in Camerun e Angola. E’ quanto sottolinea mons. Paul Verdzekov,
arcivescovo emerito della diocesi camerunense di Bamenda. Il presule è intervenuto
all’annuale incontro dei vescovi amici dei Focolari a Castel Gandolfo. Numerose testimonianze,
riflessioni e l’esperienza stessa di comunione vissuta in questi giorni dai 75 vescovi
provenienti dai 5 continenti, hanno permesso di approfondire il cuore della spiritualità
dei Focolari. Ma torniamo alla visita del Papa in Camerun con l’intervista a mons.Verdzekov di Carla Cotignoli:
R. – Credo
che questa visita, durante la quale il Papa presenterà l’“Instrumentum laboris” della
prossima assemblea speciale per il Sinodo africano dei vescovi, porterà molti frutti
in Africa, soprattutto nel campo dei valori cristiani da far avanzare nella società.
D.
– Qual è la sfida per la Chiesa in Camerun?
R. –
Io penso che la sfida da affrontare è sempre quella dei valori che molti hanno dimenticato.
Si tratta di valori come l’onestà nella gestione degli affari pubblici, la trasparenza
per l’Africa di oggi e soprattutto per il Camerun. Credo che questa sia una sfida
molto attesa. Nella vita della Chiesa sono molto importanti, per noi, anche le piccole
comunità, con Gesù al centro. Già la prima assemblea speciale per il Sinodo dei vescovi
dell’Africa aveva sottolineato la grande importanza delle piccole comunità cristiane.
Ed in questo ambito, il nostro convegno a Castel Gandolfo ha insistito molto sulle
piccole comunità cristiane nelle quali Gesù è sempre al centro.