Intervento del cardinale Bertone al Convegno per gli 80 anni dello Stato vaticano
“Un piccolo territorio per una grande missione”: il titolo del Convegno internazionale
aperto stamane nel Palazzo del Laterano a Roma, nell’80.mo anniversario della fondazione
dello Stato della Città del Vaticano. L’incontro, articolato in tre giornate di studio,
è stato organizzato dal Governatorato, per approfondire – come ha sottolineato nel
suo saluto inaugurale il cardinale Giovanni Lajolo – gli aspetti storici, giuridici,
culturali di questo singolare Stato, unico nel panorama mondiale di ieri e di oggi.
Il servizio di Roberta Gisotti:
Il
passato non lungo ma intenso, del piccolo Stato vaticano, il suo operoso presente,
le prospettive future: questo l’itinerario tracciato dal cardinale segretario di Stato,
Tarcisio Bertone, aprendo i lavori del Convegno, ospitati nella Sala della Conciliazione,
dove furono firmati l’11 febbraio 1929, i Patti Lateranensi:
“L’80.mo
anniversario della fondazione dello Stato della Città del Vaticano è momento propizio
per ricordare l’alta finalità della sua esistenza ed azione, per valutare come a tale
finalità si sia corrisposto lungo questi otto decenni trascorsi e per cercare di intuire
le modalità future che potrà assumere la missione propria di questo Stato.” Ha
ricordato il cardinale Bertone che fu Pio XI, “il vero ideatore e fondatore” di questa
realtà statuale, “opera della sua tenacia, realismo, cultura, lungimiranza”, a garantire
alla Santa Sede “una vera e propria e reale sovranità territoriale”, “condizione universalmente
riconosciuta indispensabile ad ogni vera sovranità giurisdizionale”, “che evidentemente
- sottolineava Pio XI – è necessaria e dovuta a chi, stante il divino mandato, non
può essere suddito di alcuna sovranità terrena”. Ciò spiega anche – ha osservato il
cardinale Bertone – “le dimensioni esigue, quasi simboliche, del territorio”:
“Fu
lo stesso Pontefice a illustrare le ragioni di tale scelta. ‘Forse alcuni troveranno
troppo poco di territorio, di temporale. Possiamo dire… che è veramente poco, pochissimo,
il meno possibile, quello che abbiamo chiesto in questo campo: e deliberatamente,
dopo aver molto riflettuto, meditato e pregato. E ciò per alcune ragioni che ci sembrano
e buone e gravi’ ”
Tra le ragioni – espresse da Pio
XI - la volontà di facilitare le trattative, quella di tenere conto della ‘ipersensibilità’
di chi temeva di diminuire la sovranità territoriale italiana, e dimostrare infine
che non erano mire di potere terreno. Ripercorrendo i tratti salienti della storia
passata il cardinale Bertone si è detto convinto che lo Stato vaticano è stato all’altezza
delle attese e delle sfide via via emergenti. Guardando al futuro ha evidenziato la
necessità per lo Stato vaticano di rapportarsi sempre più con la comunità internazionale
e in particolare con l’Unione Europea, dalla quale derivano all’Italia adempimenti
anche negli impegni pattizi con la Santa Sede.