2009-02-11 15:02:43

Le Chiese del sud d'Italia a confronto. La testimonianza di mons. Mondello


Il problema delle vocazioni e della preparazione dei sacerdoti nel mezzogiorno d’Italia è uno degli aspetti che le Chiese del sud si troveranno ad affrontare nei due giorni che le vedrà riunite a Napoli a partire da domani. L’iniziativa, sollecitata dall’arcivescovo del capoluogo partenopeo, cardinale Crescenzio Sepe, vuole essere una riflessione su disoccupazione, povertà, precarietà, immigrazione e illegalità e sull’impegno della Chiesa verso ogni forma di sofferenza e accanto alla società del meridione. Quali le urgenze legate alla questione meridionale? Francesca Sabatinelli ha intervistato mons. Vittorio Mondello, arcivescovo di Reggio Calabria.RealAudioMP3

R. – Noi abbiamo urgente il problema delle vocazioni, della preparazione dei sacerdoti, perché da qui dipende l’aiuto che possiamo dare per la crescita della Chiesa. Se non ci sono dei preti preparati, sarà difficile fare un’adeguata pastorale giovanile. Per quanto riguarda invece i rapporti della Chiesa con la società, il problema fondamentale per noi è la mancanza di lavoro. Noi questo problema lo abbiamo da tanti anni, da secoli direi, ed è un problema che trova grosse difficoltà ad essere affrontato e ad essere risolto in modo adeguato. Noi vorremmo dare un contributo perché questo problema della disoccupazione possa trovare almeno un’attenzione particolare da parte dello Stato, degli enti preposti a questi problemi.

 
D. – La disoccupazione è un problema enorme, importantissimo. Sappiamo che questo porta con sé la povertà, la precarietà, e purtroppo diventa anche un bacino per l’illegalità...

 
R. – Noi parliamo molto della mafia, della ’ndrangheta. Certo, sono problemi ancestrali, di vecchia data per noi, ma che non vengono mai risolti in modo adeguato, perché non è risolto il problema del lavoro. Molti giovani, non trovando lavoro, diventano una manovalanza per questi malavitosi.

 
D. – Questi due giorni di riunione saranno molto importanti per voi della Chiesa del sud. Eccellenza, quali sono le sue speranze?

 
R. – Io mi auguro che il nostro intervento possa essere sereno, lucido, possa dare indicazioni. Perché coloro che hanno il dovere di intervenire non facciano finta di intervenire, parlando della questione meridionale e non risolvendola mai.







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