In Afghanistan, è di almeno 26 morti e 55 feriti, per lo più civili, e di oltre otto
kamikaze uccisi il bilancio della serie di attacchi sincronizzati e coordinati compiuti
da attentatori suicidi stamani a Kabul e rivendicati dai talebani in tv. Sono stati
colpiti uffici governativi e Ministeri in diversi punti della capitale afghana e anche
in pieno centro, a due passi dall'ufficio presidenziale. Gli attentati di oggi a Kabul
giungono alla vigilia dell’arrivo in Afghanistan del nuovo inviato Usa per la regione,
Richard Holbrooke. Giada Aquilino ne ha parlato con Margherita Paolini,
coordinatrice scientifica della rivista di geopolitica Limes:
R. - Obama
ha mandato un messaggio al mondo islamico e ha detto che avrebbe inviato suoi emissari,
anzitutto per ascoltare. L’arrivo di Holbrooke, il negoziatore instancabile,
non deve creare illusioni: è questo quello che si propongono i talebani. D.
- Quindi, è un messaggio alla nuova amministrazione? R. - E’
un messaggio molto diretto. Anzitutto, questo fa vedere che la situazione non è fuori
controllo solo alle frontiere, dove i convogli della Nato vengono bloccati impietosamente,
e quindi si deve cercare - anche non volendo - l’aiuto iraniano per sbloccare l’invio
di rifornimenti alla Nato. Ma lo è anche, purtroppo, nel cuore della città, perché
quando si entra in un’area che è accanto al palazzo presidenziale, vuol dire che proprio
non c'è più controllo. E c’è un altro aspetto: Karzai si è detto disponibile a trattare
con i talebani perché cerca comunque un supporto per rimanere in qualche modo in auge.
Si rivolge addirittura al Mullah Omar, che non è una soluzione che interessa agli
americani. Gli americani sono interessati ad una soluzione che riporti la popolazione
di etnia pashtun a partecipare al prossimo governo afghano, ma non sono disposti
a tutte le ipotesi. inoltre, un altro aspetto riguarda l’attacco del Dipartimento
di Giustizia, che si occupa delle condizioni dei prigionieri: è atteso il trasferimento
di alcuni detenuti da Guantanamo al carcere di massima sicurezza di Kabul, Pul-E-Charkhi.
E quindi c’è tutta una polemica anche su questo aspetto. Iraq Due
attentati a Baghdad. Almeno cinque persone sono morte e altre 20 sono rimaste ferite
in seguito all'esplosione di un'autobomba in una stazione, nella parte sudoccidentale
della capitale. Un civile è morto e altri cinque sono rimasti feriti nell’esplosione
di una bomba nei pressi di Camp Rashid, sempre a Baghdad. L'ordigno è esploso in un
gruppo di pellegrini diretti a piedi verso la città meridionale sciita di Kerbala
per un festival religioso, l'Arbain, che segna la fine dei 40 giorni di lutto osservati
ogni anno in occasione dell'anniversario dell'uccisione dell'Imam al Hussein. Per
prevenire attentati, le autorità irachene hanno fatto sapere che a Kerbala, in occasione
delle celebrazioni religiose che raggiungeranno l'apice lunedì prossimo, sono state
prese imponenti misure di sicurezza.
Libano Tutti i documenti dell'inchiesta
internazionale sull'assassinio dell'ex premier libanese, Rafik Hariri, sono stati
trasferiti all'Aja, dove il primo marzo comincerà il relativo processo da parte di
un Tribunale speciale formato da 11 giudici, di cui quattro libanesi. Il trasferimento
è avvenuto nella notte di lunedì scorso, ha reso noto il premier libanese, Fuad Siniora,
precisando inoltre che per il trasferimento di quattro generali libanesi ritenuti
coinvolti nella vicenda e in carcere in Libano sarà invece necessaria l'approvazione
del Consiglio dei ministri. L'annuncio di Siniora avviene alla vigilia di una grande
manifestazione prevista per sabato prossimo, in occasione dell'anniversario dell'attentato
nel quale, il 14 febbraio 2005, furono uccisi Hariri e altre 22 persone.
Segnali
di apertura USA-Iran Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha
ribadito a Washington che tra Stati Uniti e Iran è possibile sviluppare “una miglior
comprensione reciproca”. Dopo le aperture nei confronti dell'Iran manifestate dal
presidente Usa, Barack Obama, e confermate nei confronti degli Usa dal presidente
iraniano, Mahmud Ahmadinejad, Hillary Clinton - parlando con i giornalisti al Dipartimento
di Stato - ha detto di ritenere “possibile” l'avvio di contatti diretti con l'Iran.
Secondo il segretario di Stato americano, l'Iran ha la possibilità di dimostrare la
sua buona volontà a “tendere la mano” e a cominciare con gli Stati Uniti una serie
di discussioni su diversi temi. Hillary Clinton ha confermato che gli Stati Uniti
restano fermamente contrari allo sviluppo da parte iraniana di armi nucleari, ma ha
aggiunto che l'amministrazione Obama spera ci sia la possibilità di promuovere tra
Stati Uniti e Iran “una miglior comprensione l'uno dell'altro”.
Il Senato
USA approva il piano anti crisi Il Senato americano ha approvato il piano anti-crisi
da 883 miliardi di dollari messo a punto dal presidente, Barack Obama. Il voto finale
alla Camera bassa è previsto, ora, entro la fine della settimana. Da parte sua, il
segretario al Tesoro, Timothy Geithner, ha presentato un massiccio piano per il rilancio
del credito e la stabilizzazione del mercato finanziario, accolto gelidamente da Wall
Street che affonda in chiusura accusando perdite superiori al 4%. Da New York, il
servizio è di Elena Molinari:
Fino a 2
mila miliardi di dollari per far uscire l’America dalla tempesta dei problemi finanziari
che sta attraversando. Li ha promesso ieri il segretario al Tesoro Usa, Geithner,
che ha presentato un massiccio piano per il rilancio del credito, e questo proprio
mentre il Senato approvava da parte sua il piano di stimolo all’economia, voluto dal
presidente Obama. Il primo è un progetto che lo stesso segretario al Ttesoro ha definito
“costoso, rischioso e che richiede tempo”, ma che sarebbe destinato a stabilizzare
il mercato finanziario. Il secondo, invece, è teso a creare - nelle intenzioni della
Casa Bianca - fino a 4 milioni di posti di lavoro. Ma Wall Street non appare soddisfatta,
e affonda. Gli indici ieri hanno accusato perdite superiori al 4%. A quanto pare,
non piace la mancanza di dettagli nel piano salva-banche: si sa solo che prevede iniezioni
di capitale negli istituti - a condizione che li utilizzino per aumentare i prestiti
- e che potrebbe arrivare fino a mille miliardi di dollari a sostegno del mercato
dei prestiti agli studenti, ai finanziamenti per le auto, alle carte di credito e
alle piccole aziende.Negoziati per un nuovo accordo di partnership
Russia-Ue E' cominciato a Mosca un incontro tra il ministro degli Esteri russo,
Serghei Lavrov, e una delegazione dell'Unione Europea guidata dall'alto rappresentante
per la Politica estera e la sicurezza comune, Javier Solana, nell'ambito dei negoziati
per un nuovo accordo di partnership e cooperazione, che proseguiranno venerdì
a Bruxelles. “Gli avvenimenti dello scorso anno e dell'inizio del 2009 hanno confermato
che nelle situazioni più difficili la Russia e l'Ue possono concentrarsi sulla sostanza
dei problemi, trovare accordi e cooperare in modo fruttuoso. Io ritengo che anche
oggi lavoreremo in questa chiave”, ha dichiarato Lavrov all'inizio dell'incontro.
Solana, dal canto suo, ha sottolineato che “le negoziazioni sono importanti per le
due parti” e ha assicurato che “tenteremo di farle progredire il più rapidamente possibile”.
Della delegazione europea fanno parte il commissario per le Relazioni esterne, Benita
Ferrero Waldner, e i ministri degli Esteri ceco e svedese, Karel Schwarzenberg e Carl
Bildt. Usa - Mosca Il Cremlino apprezza le dichiarazioni del presidente
statunitense, Obama, sulle sue intenzioni di cooperare con Mosca, in particolare sul
disarmo nucleare, ed è pronto ad una cooperazione con Washington su tutte le questioni.
Il presidente della Federazione Russa, Dmitri Medvedev, si è detto pronto al lavoro
congiunto con l’America. Azerbaigian Il generale Rail Rzaiev, 64 anni, comandante
delle forze aeree dell'Azerbaigian, è stato ucciso oggi a Baku: lo riferisce l'agenzia
Interfaz citando fonti delle forze dell'ordine locali. Secondo l'agenzia azera Trend,
Rzaiev è stato colpito vicino a casa con un colpo d'arma da fuoco alla testa, morendo
poi all'ospedale. La notizia è stata confermata all'agenzia Itar Tass dal portavoce
del Ministero della difesa azero, Eldar Sabiroglu. E' ancora sconosciuto il movente
dell'omicidio del generale, uno degli obiettivi più alti mai colpiti nell'ex Urss
dagli Anni Novanta. La magistratura azera ha aperto un'inchiesta. L'Azerbaigian, Paese
ricco di risorse energetiche, è ancora in conflitto con la vicina Armenia per l'area
del Nagorno-Karabakh. Recentemente, Baku aveva accusato Mosca di aver fornito armi
a Erevan, ma la Russia aveva ripetutamente smentito tale notizia.
Georgia Il
ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, si è detto a favore delle missioni Onu
in Georgia e nelle due regioni separatiste dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud. Il
Consiglio di sicurezza dell'Onu sta discutendo in questi giorni l'eventuale proroga
della missione Onu in Georgia. Le due regioni separatiste intendono subordinarla a
un cambio del nome e del mandato, in modo da ottenere in qualche modo il riconoscimento
di un differente “status quo”, dopo la guerra con Tbilisi e il riconoscimento della
loro indipendenza da parte di Mosca.
Zimbabwe Il leader dell'opposizione
dello Zimbabwe, Morgan Tsvangirai, ha prestato giuramento stamani come primo ministro
a capo di un governo di coalizione guidato insieme con il rivale, il presidente Robert
Mugabe. Il servizio di Francesca Ciacci:
Nei prossimi
giorni, ci sarà la formazione di un governo di unità nazionale, in base all’accordo
firmato il 25 settembre scorso e in virtù del quale Robert Mugabe resterà il capo
dello Stato. L'accordo era stato sottoscritto nel tentativo di superare l'impasse
politica per il Paese africano, nato dall'esito delle elezioni generali dello scorso
marzo che hanno segnato la sconfitta del regime di Mugabe. Risultato che ha generato
un serio braccio di ferro con l'opposizione, con gravi conseguenze per l'economia
e i servizi pubblici. Gravissima anche la situazione sanitaria: un'epidemia di colera
si è abbattuta sul Paese già duramente provato: in cinque mesi, sono morte 3.400 persone. Vertice
straordinario sulla crisi dell’Ue Il vertice straordinario dei capi di Stato
e di governo dell'Ue per fare il punto sulla crisi economica e finanziaria sarà il
primo marzo. Lo ha annunciato il premier ceco, Mirek Topolanek, presidente di turno
dell'Unione Europea. E da parte sua, il presidente della Commissione Ue, Barroso,
fa sapere che in maggio si terrà una riunione speciale del Consiglio europeo sull'occupazione.
Barroso ha precisato che alla riunione parteciperanno anche rappresentanti delle parti
sociali. Cuba Il presidente del parlamento cubano, Ricardo Alarcon, ha negato
l'esistenza di prigionieri politici in risposta ad un appello venuto da un gruppo
di Paesi del Consiglio dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite, che chiedevano il
loro rilascio. Le autorità cubane hanno sempre negato che nelle carceri dell'isola
vi siano prigionieri politici e affermano che quanti vengono indicati come tali sono
“mercenari”, per lo più al soldo degli Usa. I dissidenti cubani sostengono invece
che 205 di loro sono in carcere, come confermato anche dalla Commissione per i diritti
dell'uomo e dalla “riconciliazione nazionale”, una organizzazione non legale ma tollerata.
Messico Almeno
21 persone sono morte in una sparatoria tra narcotrafficanti e reparti speciali dell'esercito
nello Stato settentrionale messicano di Chihuahua, vicino al confine con gli Stati
Uniti. Una quindicina di vittime sarebbero componenti dei locali cartelli della droga,
che avevano in precedenza prelevato con le armi in pugno nove persone in varie abitazioni.
Cinque dei nove ostaggi erano già stati uccisi quando sono intervenuti i militari.
Anche un soldato tra le vittime.
Sri Lanka Continua l’ondata di morte
nello Sri Lanka. Sedici pazienti di un ospedale da campo sono rimasti uccisi in un
bombardamento nella zona settentrionale del Paese teatro di scontri tra i ribelli
delle Tigri Tamil e le forze governative. Lo riferisce la Croce rossa internazionale,
senza attribuire la responsabilità dell'accaduto ne alle truppe governative né ai
ribelli. L'esercito dello Sri Lanka ha avviato nei mesi scorsi una offensiva finale
contro i separatisti Tamil, che da 37 anni conducono una guerra civile nel nord del
Paese che ha provocato migliaia di morti. (Panoramica internazionale a cura di
Fausta Speranza) Bollettino del Radiogiornale della Radio
Vaticana Anno LIII no. 42 E' possibile ricevere
gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del Bollettino del Radiogiornale.
La richiesta può essere effettuata sulla home page del sito www.radiovaticana.org/italiano.