2009-02-10 16:12:33

Prove di dialogo Usa-Iran


Un Obama a tutto campo ieri nella prima conferenza stampa da presidente degli Stati Uniti, in cui ha voluto subito ripetere l'appello al Congresso perché voti il piano di stimolo per evitare una “catastrofe nazionale”. Sulla politica estera l’inquilino della Casa Bianca ha parlato della necessità di un miglior coordinamento in Afghanistan tra Usa e Paesi alleati. Obama ha anche sottolineato che Stati Uniti e Russia devono essere le prime a dare il buon esempio in tema di riduzione degli armamenti. Mano tesa infine all’Iran, dal quale Obama ha detto di aspettarsi aperture per avviare un tavolo diplomatico. E l'Iran raccoglie l’apertura di Obama, dicendosi disponibile ad un dialogo con gli Stati Uniti, a patto che si svolga nel rispetto reciproco. Lo ha dichiarato il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad nel corso delle celebrazioni per il 30.mo anniversario della rivoluzione islamica. Intanto, è giunta la conferma della candidatura di Mohammad Khatami alle prossime elezioni presidenziali di giugno. A Maria Grazia Enardu, docente di relazioni internazionali all’Università di Firenze ed esperta di Medio Oriente, Stefano Leszczinski ha chiesto quali siano le ragioni di questa "distensione" nelle relazioni tra Stati Uniti e Iran:RealAudioMP3  
 
R. – Ahmadinejad si sta ripresentando alle elezioni in un momento molto difficile. C’è una crisi economica dovuta alla caduta dei prezzi del petrolio; ci sono le difficoltà del programma nucleare. Ahmadinejad ha poi il problema di attrarre elettori delusi. La presenza di un forte concorrente come Mohammed Khatami, che è stato presidente della Repubblica prima di lui e per ben due mandati, è un ulteriore elemento che suggerisce ad Ahmadinejad di rifarsi un 'look elettorale' perché altrimenti rischia di essere in grandissime difficoltà.
 
D. – Un Paese molto giovane, l’Iran, con una popolazione studentesca molto istruita; la situazione come potrebbe cambiare, se questa popolazione giovane andasse effettivamente in massa al voto in giugno?
 
R. – Si dà addirittura Khatami vincente due a uno su Ahmadinejad, se c’è un’alta partecipazione al voto. L’altra volta per Ahmadinejad ci fu un forte astensionismo di tutti quei ragazzi che non si riconoscevano nei candidati che i guardiani del Consiglio della rivoluzione avevano ammesso alle elezioni.
 
D. – L’Iran è un Paese strategico in tutto il Medio Oriente: di qui l’interesse degli Stati Uniti ad un rapporto diretto …
 
R. – L’Iran è un Paese importantissimo, strategico ed è potenzialmente un forte elemento di stabilità, perché è uno Stato sciita in un mare sunnita. E' un Paese che, nell’ultimo secolo, non ha mai fatto una guerra ma le ha sempre subite …







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