Padre Pizzaballa invita il futuro governo israeliano a non avere paura
Un governo che non ascolti solo le paure ma abbia il coraggio di pensare a lungo termine.
E’ l’invito – raccolto dall’agenzia Sir – di padre Pierbattista Pizzaballa, custode
di Terrasanta, in occasione delle elezioni che si svolgono oggi in Israele. “La società
israeliana – ha detto - è sotto pressione e spaventata. Il problema della sicurezza
emerge sempre”. Padre Pizzaballa ha auspicato che “la maggioranza moderata dell’elettorato
non si faccia impressionare da possibili estremismi”. Per quanto riguarda Gaza, il
francescano si è detto convinto che quello che è accaduto non peserà sulla consultazione
visto che l’intervento era appoggiato dalla maggioranza dell’opinione pubblica. “Quale
che sarà il risultato del voto – ha concluso – questo non dovrebbe influire sui rapporti
con la Santa Sede e sulle questioni ancora aperte”. Dal canto suo, per il parroco
di Gaza, padre Manuel Musallam, il voto di oggi in Israele, non cambierà le sorti
del popolo palestinese, soprattutto per quelli che vivono nella Striscia. “Da anni
– dichiara al Sir - sono in corso negoziati con Israele ma questo non è pronto ad
applicare tutte le decisioni assunte nei vari trattati e incontri. Questo voto non
dà nessuna speranza”. Speranza che i palestinesi, almeno a sentire padre Musallam,
ripongono, invece, in “Barack Obama che ha parlato di due Stati. E’ una piccola luce
nella notte palestinese – conclude - la pace è collegata alla giustizia. Se non ci
sarà giustizia per i palestinesi questi non accetteranno la pace con Israele”. (B.C.)