Venezuela: il cardinale Urosa condanna l’attacco incendiario contro una chiesa della
capitale
“È urgente e necessario che si metta fine alla violenza politica, ideologica, religiosa
e personale che ha sta mettendo in gravi difficoltà il popolo del Venezuela che vive
questa situazione con seria apprensione”. Così, ieri l’arcivescovo di Caracas, cardinale
Jorge Urosa Sabino dopo aver fatto visita alla parrocchia San José de Cacao della
capitale, che durante la notte aveva subito un attentato incendiario che aveva provocato
la distruzione delle porte della chiesa. Il porporato ha inoltre detto che secondo
il parroco p. José Luis González, “alle quattro di notte è scattato l’allarme”, ma
quando il sacerdote è arrivato all’ingresso del tempio, le porte già erano in fiamme.
“Mi rivolgo ancora una volta alle autorità per chiedere che siano individuati i colpevoli
di questa aggressione ad un luogo sacro”, ha precisato il cardinale Urosa che poi
ha aggiunto: “Non sappiamo chi sia l’autore di questo gesto. Non conosciamo neanche
le motivazioni. Dico che noi cattolici abbiamo il dovere di fare rispettare i nostri
templi e la nostra fede. Dobbiamo farlo usando tutti i metodi del dialogo e della
convivenza pacifica, ma con fermezza, al servizio della pace di tutti”. Questo nuovo
atto vandalico contro una chiesa della capitale venezuelana arriva a pochi giorni
dal settimo attentato contro la sede della Nunziatura apostolica e contro la principale
sinagoga di Caracas. Secondo la stampa locale questi eventi aumentano la pericolosità
della violenza che in Venezuela è in crescita da diversi mesi e che non risparmia
nulla. Infatti, da tempo la delinquenza comune e gruppi politici non meglio identificati,
hanno preso di mira gli imprenditori stranieri, i turisti e ora anche i luoghi religiosi.
(L.B.)