Sri Lanka: i cristiani del sud pregano per i civili tamil vittime della guerra
I cristiani del sud dello Sri Lanka pregano per la popolazione del nord vittima delle
guerra. Diverse comunità di fedeli si sono date appuntamento sabato pomeriggio nella
chiesa dedicata alla Madonna di Fatima, nel centro di Colombo, per invocare la benedizione
di Dio e la protezione delle centinaia di persone che vivono nelle zone teatro dello
scontro tra le Tigri tamil e l’esercito. Sacerdoti, religiosi e laici hanno partecipato
al momento di preghiera organizzato dal Christian Solidarity movement (Csm), intitolato
“Speranza per il popolo sofferente”, che è stato aperto dalla lettura di brani della
Bibbia in tamil e singalese. Rivolgendosi ai presenti padre Sarath Iddamalgoda, uno
dei coordinatori del Csm, ha ricordato che ”durante il mese di gennaio circa 422 civili
sono rimasti uccisi”. Citando il rapporto fornito dalla Commissione giustizia e pace
della diocesi cattolica di Jaffna, - riferisce l'agenzia AsuaNews - padre Iddamalgoda
ha raccontato che le persone che vivono nell’area del conflitto “hanno avuto 48 ore
per abbandonare le loro case, i loro villaggi e raggiungere la zona di sicurezza,
controllata dalle forze governative, in cui però 80 persone sono morte e 230 sono
rimaste ferite durante quelle stesse 48 ore”. Solidarietà verso le popolazioni del
nord è stata espressa anche dal nunzio apostolico mons. Mario Zenari che ha visitato
la diocesi di Jaffna e i campi profughi della zona. Nella città del nord Sri Lanka,
presso la cattedrale di St. Mary, il rappresentante pontificio ha celebrato ieri la
messa domenicale con la speciale intenzione per la sicurezza dei tamil nel Vanni e
per una pace duratura nello Sri Lanka. (R.P.)