La Conferenza episcopale del Madagascar è impegnata in queste ore, in incontri a porte
chiuse con due delegazioni che rappresentano il presidente Marc Ravalomanana e il
suo principale oppositore, l’ex-sindaco della capitale, Andry Rajoelina. L’obiettivo
è di giungere a un incontro diretto tra i due contendenti”: lo riferisce l’agenzia
Misna. La Chiesa cattolica malgascia è intervenuta sin dall’inizio nella crisi politico-sociale
di fine gennaio, chiedendo ripetutamente alle parti in causa di optare per il dialogo
e la riconciliazione, e proponendosi come mediatrice tra il capo di stato e il primo
cittadino di Antananarivo. Monsignor Fulgence Rabemahafaly, presidente della Conferenza
episcopale del Madagascar, si era recato personalmente nella città di Ambatobe per
esortare Rajoelina a scegliere la via del dialogo. In quell’occasione erano anche
intervenuti i capi religiosi malgasci riuniti nel Consiglio ecumenico delle chiese
cristiane. I rappresentanti internazionali nella capitale, tra cui quello della Santa
Sede, il nunzio apostolico mons. Augustine Kasujja (decano del corpo diplomatico nel
Paese) si sono già attivati anche loro nella stessa direzione. (V.V.)