È stato un bilancio a 360 gradi quello tracciato ieri a Bogotà, in Colombia, dal Comitato
di presidenza del Celam: il direttivo del Consiglio episcopale dell’America Latina
ha concluso, infatti, la sua riunione annuale riflettendo sugli obiettivi raggiunti
nel corso del 2008, con particolare attenzione per la Missione Continentale. A presentare
il resoconto annuale sono stati l’Osservatorio Pastorale del Celam, insieme all’Istituto
Teologico Pastorale per l’America Latina (Itepal) ed al Centro Biblico Pastorale per
l’America Latina (Cebipal). Largo spazio, quindi, è stato dato sia all’importanza
della formazione teologica a livello scolastico ed universitario, sia alla traduzione
della Bibbia, in un’edizione speciale per la Chiesa in America. Il Centro di Pubblicazioni
del Celam ha, invece, segnalato i problemi relativi alla distribuzione dei testi prodotti
dal Consiglio episcopale, specialmente per quel che riguarda i costi di spedizione,
particolarmente elevati nei Paesi latinoamericani. Per questo motivo, è stato presentato
un progetto di ristrutturazione del Centro stesso. Quindi, i presuli presenti all’incontro
si sono dati appuntamento per il prossimo maggio a Managua, in Nicaragua, dove si
terrà l’Assemblea Generale del Celam. A conclusione dei lavori, il Consiglio episcopale
latinoamericano ha ricordato la scomparsa, avvenuta mercoledì scorso, di mons. Cipriano
Calderón Polo, per molti anni vicepresidente della Cal, la Pontificia Commissione
per l’America Latina, e per due decadi direttore dell’edizione spagnola de L’Osservatore
Romano. “Conoscevamo il suo generoso impegno per la Chiesa, specialmente attraverso
la sua completa dedizione all’evangelizzazione – scrive il presidente del Celam, mons.
Raymundo Damasceno Assis, in una lettera indirizzata a mons. Octavio Ruìz Arenas,
attuale vicepresidente della Cal – e non possiamo dimenticare la sua attiva partecipazione
alle Conferenze Generali dell’episcopato latinoamericano celebrate a Medellìn, Puebla
e Santo Domingo”. “Chiediamo al Padre di eterna bontà e misericordia – si legge ancora
nella lettera – l’eterno riposo per questo amato fratello vescovo. Che il Signore
lo conservi nella sua gloria”, lui che “impegnò la propria vita al servizio del Regno
di Dio”. (I.P.)