2009-02-06 11:53:35

Mons. Migliore: no all’esclusione sociale di poveri ed immigrati. Necessarie condizioni di vita più umane per tutti


Per garantire un autentico sviluppo umano, bisogna promuovere l’integrazione sociale di tutti, specie dei più bisognosi, poveri ed immigrati. E’ quanto sottolineato dall’arcivescovo Celestino Migliore, intervenuto ieri al Palazzo di Vetro alla 47.ma sessione delle Commissione per lo Sviluppo Sociale. L’Osservatore permanente della Santa Sede all’Onu si è soffermato sulle strategie necessarie a promuovere un autentico sviluppo umano di chi è escluso o discriminato. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

I problemi delle famiglie, degli anziani, dei disoccupati, degli immigrati e di tutti i gruppi soggetti all’esclusione sociale devono essere affrontati attraverso appropriate strutture legali, sociali e istituzionali: è l’esortazione dell’arcivescovo Celestino Migliore, che nel suo intervento al Palazzo di Vetro ha sottolineato come lo sviluppo sociale non richieda solo un aiuto finanziario, ma un effettivo coinvolgimento delle persone. Un concetto che il presule ha ribadito più volte. E’ necessario, ha avvertito, dare alle persone la possibilità concreta di essere i protagonisti del proprio sviluppo, rendendo le condizioni di vita più umane per tutti.

 
Ciò che manca nella lotta alla povertà e all’ineguaglianza, è stata la riflessione dell’Osservatore vaticano, non è primariamente l’assistenza finanziaria o la cooperazione giuridica che sono comunque essenziali. Piuttosto è urgente una rete di relazioni capace di condividere la vita di coloro che sono esclusi. Ancora, ha detto, c’è bisogno di individui capaci di presenza e azioni e il cui impegno sia riconosciuto dalle istituzioni locali, nazionali e globali. Ed ha riecheggiato le parole di Benedetto XVI nella Giornata Mondiale della Pace: lo sviluppo non è solo una questione tecnica, ma necessita di una reale attenzione all’elemento umano.

 
Attraverso la condivisione con gli esclusi della società, ha detto ancora mons. Migliore, si possono trovare gli strumenti per una loro migliore integrazione nella comunità. Così potremo affermare la loro dignità, rendendoli veri protagonisti del proprio sviluppo. Ed ha assicurato che la Santa Sede, con le sue varie istituzioni, è impegnata a sradicare la povertà e a conseguire un’integrazione sociale per tutti.







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