2009-02-06 14:12:11

Mons. Celli in Costa d’Avorio: la Chiesa sia sempre più presente nel mondo della comunicazione digitale


E’ in corso ad Abidjan, in Costa d’Avorio, la 17.ma assemblea plenaria della CERAO, la Conferenza episcopale regionale francofona dell’Africa dell’Ovest. Si tratta dell’ultima riunione dei soli presuli francofoni dell’area e segna la fusione con gli episcopati anglofoni, sotto una nuova denominazione di Associazione delle Conferenze episcopali dell’Africa Occidentale (ACEAO/AECWA). Stamani è intervenuto all’assemblea l’arcivescovo Claudio Maria Celli. Il presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, raggiunto telefonicamente ad Abidjan da Alessandro Gisotti, si sofferma sul ruolo sempre crescente dei media nell’attività pastorale:RealAudioMP3

R. - Uno dei temi, innegabilmente di grande interesse in questa assemblea, è il tema della comunicazione. Quindi, vedere in che misura la comunicazione sia un punto di una pastorale sempre più attenta a quelli che sono i problemi di questa grande regione dell’Africa che vede riuniti 16 Paesi con più di 240 milioni di abitanti. Vedere come le nuove tecnologie danno un nuovo impulso alla comunicazione e quindi come tutti i vescovi sentano il bisogno di assumere questa responsabilità della promozione di una evangelizzazione sempre più attenta ai problemi locali. E soprattutto legata a questa ricchezza di un amore di Dio che comunica all’uomo e ci dona la sua Parola.

 
D. – Evidentemente, pur essendo realtà molto diverse, pensiamo all’Africa occidentale piuttosto che l’Europa o l’America Latina, la comunicazione è sempre più un tema fondamentale nell’azione pastorale…

 
R. – Oggigiorno, le nuove tecnologie, anche in questi Paesi, che a prima vista sembrerebbero i più lontani, stanno arrivando con un ritmo incalzante. C’è una cultura che sta emergendo. Innegabilmente è una realtà sempre più evidente che pone nuovi problemi, quindi da un lato c’è l’utilizzo dei mezzi come strumenti per annunciare la Parola di Dio, e quindi renderli strumenti di una evangelizzazione più efficace, ma dall’altro lato, si pone anche l’esigenza di far fronte ad una evangelizzazione di questa cultura nuova che, anche qui in Africa, sta prendendo piede e trova dei suoi momenti sempre più concreti.

 
D. – La Chiesa, indubbiamente, ha sempre mostrato grandissima attenzione alle comunicazioni sociali e alle nuove tecnologie. Tuttavia, ovviamente, ci sono a volte anche delle difficoltà nella comunicazione. Come cercare di affrontare queste problematiche?

 
R. – E’ innegabile che queste nuove tecnologie comportano degli aspetti ambigui o anche non condivisibili. Però si ritiene – e il Papa stesso lo sottolinea – che si debba guardare avanti e quindi, pur consapevoli di questi limiti, bisogna cercare di essere presenti con una nuova evangelizzazione. Io la chiamo proprio una “diaconia della cultura”, cioè la Chiesa sente il bisogno di essere presente in questa nuova cultura digitale, portando quello che è il suo messaggio di un amore di Dio per l’uomo, questo Dio presente nel condividere ogni cammino, ogni passo dell’uomo oggi.







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