Isole Salomone: la Caritas in soccorso di oltre 15 mila alluvionati
Piogge torrenziali e alluvioni hanno messo in ginocchio le Isole Salomone. Il governo
ha dichiarato lo stato di emergenza e la Caritas ha risposto prontamente all’emergenza.
E’ questa la situazione nell’arcipleago del Pacifico, sconvolto nei giorni scorsi
da alluvioni che hanno causato la morte di almeno 8 persone in diversi villaggi dell’arcipelago,
soprattutto nel nordovest dell'isola di Guadalcanal e nella vicina isola Savu. Sono
8, inoltre, i dispersi, mentre i danni alle infrastrutture rendono difficili i soccorsi.
L'alluvione - riporta l'agenzia Fides - ha distrutto case e spazzato via ponti e coltivazioni.
Circa 100 persone sono state evacuate dalle aree più colpite e trasferite nella capitale
Honiara. Oltre 1.800 famiglie si trovano in seria difficoltà di alimentarsi e sopravvivere,
e circa 15mila persone restano tuttora isolate e hanno un urgente bisogno di assistenza.
A mobilitarsi con prontezza per assistere gli alluvionati è stata la Caritas locale,
che ha ricevuto un ampio e generoso sostegno dalla Caritas Australia. “E’ essenziale
portare cibo di emergenza, acqua potabile, coperte soprattutto per i più deboli e
per i malati”, affermano i volontari Caritas. La Caritas Australia ha indetto una
raccolta fondi in favore degli alluvionati delle Salomone. Già in passato, specialmente
in occasione dello “tsunami” del 2007, l’associazione cattolica con sede in Australia
si era impegnata con forza per il sostegno alla popolazione del vicino arcipelago.
Dal dicembre scorso, piogge e alluvioni hanno colpito l’arcipelago delle Fiji, la
Papua Nuova Guinea, le Micronesia e le isole Marshall, con decine di migliaia di persone
costrette ad abbandonare i propri villaggi. A gennaio 2009 nelle Fiji sono morte 19
persone e oltre 9.000 sono state evacuate dopo le alluvioni più gravi in decenni,
che hanno devastato i due maggiori settori dell'economia nazionale: il turismo e le
piantagioni di canna da zucchero. (R.P.)