Le sfide di Università e facoltà ecclesiastiche al centro della plenaria della Cerao
I lavori della 17.ma Assemblea plenaria della Conferenza episcopale regionale dell’Africa
dell’ovest, Cerao, in corso ad Abidjan in Costa d’Avorio, sono stati dedicati oggi
alle Università e alle facoltà ecclesiastiche, soprattutto quelle dell’Africa dell’ovest.
La seduta si è aperta con una relazione del segretario della Congregazione per l’educazione
cattolica, mons. Jean-Louis Bruguès, il quale ha ricordato la triplice missione di
Università e facoltà ecclesiastiche: coltivare e promuovere, grazie alla ricerca nelle
discipline o materie scelte; formare per poter, sistematicamente, scoprire le verità
contenute in queste materie; formare gli studenti e prepararli ad assumere i loro
compiti nella Chiesa e nella società e promuovere anche la formazione continua, dando
un contributo generoso alle Chiese particolari e alla Chiesa universale. Mons. Bruguès
ha anche sottolineato le condizioni di vita di queste istituzioni e ha soprattutto
evocato alcuni problemi specifici dell’Università cattolica regionale dell’Africa
dell’ovest. Questa Università è composta di sette unità universitarie dislocate in
sei Paesi. Questa struttura deve essere più efficace nella formazione dei futuri sacerdoti
e anche nella formazione dei laici perché possano dare le risposte adeguate al problema
della società dell’Africa di oggi. Ieri pomeriggio, i vescovi hanno incontrato il
presidente della Repubblica, Laurent Gbagbo. Il presidente della Costa D’Avorio ha
espresso la sua gioia di incontrare i presuli. Ha ricordato, in particolare, la crisi
che sta attraversando il suo Paese ormai da molti anni. Secondo Gbagbo, comunque,
la situazione è nettamente migliorata, nel senso che il conflitto armato è oggi finito.
Ne rimangono solo le conseguenze. (Da Abidjan, Joseph Ballong)