Kenya: la Conferenza episcopale lancia un progetto quinquennale contro la carestia
La Conferenza episcopale del Kenya ha lanciato un piano strategico quinquennale per
sconfiggere la carestia, una piaga che ha colpito ormai 10 milioni di persone nel
Paese e provocata dalla siccità e dal rincaro dei prezzi degli alimenti. Si tratta
di un progetto, ha spiegato il presidente dei vescovi del Kenya, il cardinale John
Njue, che “guiderà ad un apostolato efficace e ad un servizio di sostegno avanzato
di tutte le diocesi del Paese”. “Voglio sottolineare – ha aggiunto il porporato in
una dichiarazione ripresa dall'agenzia Cisanews – che questo piano strategico non
riguarda solo attività e obiettivi pratici, ma fa riferimento anche all’incontro tra
la Chiesa e i fedeli, perché si sentano amati, seguiti e rispettati come persone create
ad immagine e somiglianza di Dio, che condividono la libertà, la gioia e la pace dei
figli di Dio”. Il cardinale Njue ha poi garantito l’impegno della Chiesa nel rinnovamento
sociale del Kenya, un rinnovamento basato sui principi evangelici e capace di riunire
il Paese, ancora sconvolto dalle violenze post-elettorali dello scorso anno: “ In
una società – ha detto il porporato – incline alla violenza, alla corruzione, alla
disuguaglianza, alle ingiustizie di ogni genere, la Chiesa Cattolica, attraverso la
sua Commissione Giustizia e Pace, continuerà a formare le coscienze, a stare al fianco
della verità, della giustizia e della riconciliazione”. Infine, il porporato ha chiamato
in causa la mancanza di una politica efficace contro la povertà e la carestia: “Sappiamo
che in molte parti del Paese ha piovuto poco – ha concluso il presidente dei vescovi
kenioti, – ma siamo anche consapevoli del fatto che, se avessimo preso misure adeguate,
programmate in anticipo, vincendo l’avidità e l’egoismo, e se i politici avessero
eliminato la cultura della corruzione, nessuno sarebbe stato in pericolo di vita o
sarebbe morto di fame”. Nel frattempo, la Caritas del Kenya ha lanciato una raccolta
fondi – pari a 4 milioni di dollari - per portare aiuto alla popolazione africana.
“Ho visitato molte zone rurali del Paese – ha detto Stephen Kituku, coordinatore delle
emergenze nazionali di Caritas Kenya – ed ho visto bambini con lo stomaco prominente
e adulti sfiniti a causa della fame. Gli animali giacciono morti sui bordi delle strade
e molte famiglie possono contare su un solo pasto al giorno”. I fondi raccolti dalla
Caritas saranno investiti in un progetto semestrale destinato a raggiungere 37mila
persone in 14 diocesi ed a donare sementi resistenti alla siccità a 4.400 famiglie
di agricoltori. “Al momento – ha aggiunto Kituku – è importante rispondere al bisogno
immediato di cibo della popolazione, – ma poi dovremo concentrarci su altri problemi,
come quello dello sviluppo di progetti idrici, per incrementare la sicurezza alimentare
a lungo termine dei kenioti”. Infine, anche l’agenzia umanitaria internazionale Church
World Service (CWS) ha lanciato una raccolta fondi, destinata ai bambini e agli adulti
malati di AIDS delle province di Makueni e Mwingi, cui verranno donati alimenti speciali.
(I.P.)