Bartolomeo I: l’elezione di Kirill serva al comune cammino delle Chiese ortodosse
È centrato sul comune cammino delle Chiese ortodosse per affrontare le sfide del mondo
di oggi il messaggio del Patriarca ecumenico Bartolomeo I inviato al nuovo Patriarca
di Mosca, Kirill, in occasione della sua intronizzazione. Nel messaggio, ripreso dall’agenzia
AsiaNews, il patriarcato ecumenico di Costantinopoli si è rallegrato per l’elezione
di Kirill. Le aspettative della sede di Costantinopoli sono molte e sono focalizzate
sopratutto sull’unità, la concordia e il comune cammino per la convocazione, da lungo
tempo annunciata, del grande Sinodo panortodosso, la cui preparazione deve essere
accelerata, allo scopo di preservare la credibilità della Chiesa ortodossa. La collaborazione
tra gli ortodossi va promossa anche perché è utile sia al dialogo con le altre confessioni
cristiane, sia alla pacifica soluzione di divergenze bilaterali e altre questioni
sorte nel tempo. Ma anche perché soltanto così si potrà rispondere ai problemi di
natura socioeconomica che colpiscono il mondo contemporaneo ed anche le questioni
di bioetica. Non è passato inosservato, infine, che la cerimonia di insediamento di
Kirill è stata caratterizzata da due fatti simbolici: l’esclamazione in greco della
parola Axios (degno), secondo l’antico rituale bizantino, e la consegna del bastone
pastorale, donato nel XIV secolo, dal Patriarca ecumenico Athanasios all’allora vescovo
di Mosca, Pietro. Mosca è stata elevata a Patriarcato nel 1589, dall’allora patriarca
ecumenico Geremia. (A.L.)