Giornalismo a rischio: 14 reporter uccisi a gennaio nel mondo
Durante il mese di gennaio sono stati ben 14 i giornalisti uccisi in tutto il mondo.
Lo ha documentato a Ginevra il gruppo Press Emblem Campaign (Pec). Il primo reporter
ucciso nel 2009 è stato Hassan Mayow Hassan di Radio Shabelle, morto in Somalia il
primo gennaio. Il maggior numero di giornalisti uccisi si registra nella Striscia
di Gaza, dove ne sono morti quattro: Omar Silawi, Basil Ibrahim Faraj, Eyhab Al Whidi
e Ala Hammad Murtaja. In Pakistan un giornalista, Aamir Wakil, è stato assassinato
a Rawalpindi, e altri due sono morti in un attentato suicida, Muhammed Imran e Tahir
Awan. Altri due assassinii sono avvenuti in Russia: Shafig Amrakhov, a Murmansk, e
Anastasia Baburova a Mosca. Due i giornalisti uccisi in Venezuela: Jacinto Lopez e
Orel Zambrano. Nello Sri Lanka è stato ucciso Lasantha Wrickrematunge e in Nepal,
Uma Singh. L'anno scorso l'organizzazione aveva registrato l'uccisione di 91 giornalisti
nel mondo. (R.G.)