Presentato a Venezia un progetto per rendere fruibile a tutti il breviario Grimani
Massimo capolavoro della miniatura fiamminga del Rinascimento, il breviario Grimani
è un’opera datata tra la fine del ‘400 e i primi del ‘500 e appartenente al cardinale
Domenico Grimani che lo comprò al prezzo di 500 ducati d'oro intorno al 1520 e poi
lo lasciò per testamento a Venezia. Il manoscritto, custodito nella Biblioteca Nazionale
Marciana della città lagunare, è composto da 835 carte, corrispondenti a 1670 pagine,
e da raffinate miniature, decorazioni, fregi dorati, rilegato a mano in velluto rosso.
Il progetto presentato ieri è stato riprodotto, grazie a tecniche sofisticatissime,
dalla società editrice Salerno con il sostegno della regione Veneto in 750 copie numerate
- in vendita al prezzo di 22 mila euro ciascuna – più altre 80 fuori commercio destinate
agli enti promotori. La prima copia del fac-simile, realizzato dopo 10 anni di lavoro
minuzioso, sarà destinata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Davanti
ad un’opera come il breviario Grimani – ha scritto in una nota il ministro dei Beni
culturali Sandro Bondi - non posso che pensare ai tempi in cui la bellezza è stata
il motore della nostra civiltà e se c’e’ stato un tempo così, esso potrà sempre tornare”.
(B.C.)