Il Patriarca latino di Gerusalemme presiede il rito della Presentazione di Gesù al
Tempio
Preghiera, Eucaristia, riconciliazione, fraternità e collaborazione. Sono queste per
mons. Fouad Twal, Patriarca latino di Gerusalemme, le direzioni verso cui sacerdoti,
religiosi e religiose e laici consacrati devono camminare per rispondere alle sfide
che giungono dalla Terra Santa. In occasione ieri della Festa della presentazione
di Gesù al Tempio, Twal ha esortato i consacrati ad avere il coraggio di affrontare
le prove e le sfide “che attraversano la vita consacrata specialmente in Terra Santa”.
Tra queste, la mancanza di vocazioni sacerdotali e religiose, quest’ultime specialmente
in campo femminile. Il Patriarca ha esortato a rimettere al centro “la vita spirituale
e la preghiera, a ricercare la collaborazione, anche con i laici, a livello diocesano”.
“Essere testimoni d’amore – ha aggiunto – significa annunciare Cristo nel rispetto
dei valori specifici di ogni popolo, aspetto importante per la Terra Santa”. “Attraverso
l’Eucaristia quotidiana, nasce questa spiritualità di comunione e la riconciliazione”.
Il Patriarca – rende noto l’agenzia Sir – si è soffermato anche sulla situazione di
Gaza: “Bisogna ripartire da Cristo – ha detto - per convertirci e sarà allora che
la fecondità della nostra preghiera diventerà, tra queste persone ferite, rivelazione
del perdono e della misericordia di Dio”. (A.L.)