Il cardinale Cordes: il digiuno quaresimale rifiuta l’idolatria del corpo. Il direttore
del Pam, Sheeran: in questa Quaresima scegliamo un mondo libero dalla fame
Il messaggio del Papa per la Quaresima è stato presentato stamani alla Sala Stampa
della Santa Sede. Alla conferenza di presentazione, moderata da padre Federico Lombardi,
sono intervenuti, tra gli altri, il cardinale Paul Josef Cordes, presidente del Pontificio
Consiglio “Cor Unum”, e la signora Josette Sheeran, direttore esecutivo del Programma
Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite. Il servizio di Alessandro Gisotti:
“La Quaresima
offre al cristiano un percorso spirituale e pratico per esercitare senza tagli e riserve
l’offerta di noi stessi a Dio”. E’ quanto sottolineato dal cardinale Cordes che ha
aggiunto: nel suo Messaggio, Benedetto XVI ci ricorda “il nostro impegno ad aprire
il cuore e la mano a chi è nel bisogno”. Esortazione, ha aggiunto, ancor più urgente
oggi in un periodo di crisi economica globale:
“Non possiamo
semplicemente arrenderci alla miseria degli uomini; per quanto possiamo dobbiamo apporvi
rimedio”.
Il porporato si è così soffermato sul tema del
digiuno, centrale in questo messaggio del Papa. Ai nostri giorni, ha rilevato, si
è diffusa una cura del corpo che rischia di diventare idolatria. Alcune statistiche
sul mercato del “wellness”, del benessere, stanno lì a dimostrarlo:
“Il
corpo insiste sempre più sui suoi diritti. Ma il suo desiderio di benessere e piacere
forse riduce la libertà e non potrà poi più essere gestito dalla volontà dell’uomo.
Il corpo diventa un tiranno”.
Il Messaggio quaresimale, ha spiegato,
“si trova senza dubbio in una certa contraddizione” con questo trend sociale. Le parole
del Papa sulla rinuncia, ha rilevato il cardinale Cordes, “ad un primo sguardo non
favoriscono le inclinazioni profonde dell’uomo. Tuttavia mirano al suo bene”. Il capo
dicastero ha così rammentato che anche in altre religioni, come il buddismo e l’Islam,
il digiuno ha un ruolo fondamentale. Ma, ha spiegato, “la motivazione che induce le
due religioni al digiuno è la lotta contro il potere della materia sull’uomo”:
"Il
digiuno ha dunque una colorazione negativa; si tratta di liberarci dal peso che le
cose create caricano su di noi. Ciò rischia però di isolare l’uomo, e dunque di chiuderlo
e di ripiegarlo su se stesso. Per il cristiano invece il desiderio mistico non è mai
la discesa nel proprio sé, ma la discesa nella profondità della fede, dove incontra
Dio".
La parola del Papa, ha detto ancora, non vuole semplicemente
aggiungere un’altra iniziativa umanitaria a quelle dei nostri giorni. Il digiuno deve
avere per i fedeli un significato cristiano, “deve fare spazio per l’offerta di sé
a Dio, poiché solo Lui è, in fin dei conti, la felicità a cui aneliamo”. Dal canto
suo la signora Sheeran ha ringraziato il Papa per il sostegno che la Chiesa dà alle
attività del Programma Alimentare Mondiale:
"I met Pope Benedikt XVI
and was deeply moved…"
“Ho incontrato Papa Benedetto XVI – ha detto
il direttore del Pam – e sono stata profondamente commossa dal suo impegno e compassione
per gli affamati del mondo”. L’incoraggiamento del Papa al digiuno, ha aggiunto, “ci
aiuta anche a ricordare che la fame è in crescita ovunque”. Ed ha riferito un dato
drammatico: oggi, un bambino muore di fame ogni sei secondi. Ha così passato in rassegna
una serie di progetti in diversi Paesi, dall’Afghanistan al Senegal, a Gaza dove il
Pam sta combattendo contro la piaga della fame. Ed ha ricordato che l’agenzia dell’Onu
lavora con le Caritas locali nelle diocesi di 40 Paesi. Quindi ha spronato i governi
nazionali ad impegnarsi di più:
At this time of trillion dollar
financial rescue…
“In questa fase di misure di salvataggio finanziario
da trilioni di dollari – è stato il suo richiamo – abbiamo bisogno di un salvataggio
umano per combattere la fame”. In questa Quaresima, ha concluso, “scegliamo un mondo
libero dalla fame”.