2009-02-03 14:22:53

Il cardinale Cordes: il digiuno quaresimale rifiuta l’idolatria del corpo. Il direttore del Pam, Sheeran: in questa Quaresima scegliamo un mondo libero dalla fame


Il messaggio del Papa per la Quaresima è stato presentato stamani alla Sala Stampa della Santa Sede. Alla conferenza di presentazione, moderata da padre Federico Lombardi, sono intervenuti, tra gli altri, il cardinale Paul Josef Cordes, presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, e la signora Josette Sheeran, direttore esecutivo del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

“La Quaresima offre al cristiano un percorso spirituale e pratico per esercitare senza tagli e riserve l’offerta di noi stessi a Dio”. E’ quanto sottolineato dal cardinale Cordes che ha aggiunto: nel suo Messaggio, Benedetto XVI ci ricorda “il nostro impegno ad aprire il cuore e la mano a chi è nel bisogno”. Esortazione, ha aggiunto, ancor più urgente oggi in un periodo di crisi economica globale:



“Non possiamo semplicemente arrenderci alla miseria degli uomini; per quanto possiamo dobbiamo apporvi rimedio”.

 

Il porporato si è così soffermato sul tema del digiuno, centrale in questo messaggio del Papa. Ai nostri giorni, ha rilevato, si è diffusa una cura del corpo che rischia di diventare idolatria. Alcune statistiche sul mercato del “wellness”, del benessere, stanno lì a dimostrarlo:



“Il corpo insiste sempre più sui suoi diritti. Ma il suo desiderio di benessere e piacere forse riduce la libertà e non potrà poi più essere gestito dalla volontà dell’uomo. Il corpo diventa un tiranno”. 

Il Messaggio quaresimale, ha spiegato, “si trova senza dubbio in una certa contraddizione” con questo trend sociale. Le parole del Papa sulla rinuncia, ha rilevato il cardinale Cordes, “ad un primo sguardo non favoriscono le inclinazioni profonde dell’uomo. Tuttavia mirano al suo bene”. Il capo dicastero ha così rammentato che anche in altre religioni, come il buddismo e l’Islam, il digiuno ha un ruolo fondamentale. Ma, ha spiegato, “la motivazione che induce le due religioni al digiuno è la lotta contro il potere della materia sull’uomo”:



"Il digiuno ha dunque una colorazione negativa; si tratta di liberarci dal peso che le cose create caricano su di noi. Ciò rischia però di isolare l’uomo, e dunque di chiuderlo e di ripiegarlo su se stesso. Per il cristiano invece il desiderio mistico non è mai la discesa nel proprio sé, ma la discesa nella profondità della fede, dove incontra Dio". 

La parola del Papa, ha detto ancora, non vuole semplicemente aggiungere un’altra iniziativa umanitaria a quelle dei nostri giorni. Il digiuno deve avere per i fedeli un significato cristiano, “deve fare spazio per l’offerta di sé a Dio, poiché solo Lui è, in fin dei conti, la felicità a cui aneliamo”. Dal canto suo la signora Sheeran ha ringraziato il Papa per il sostegno che la Chiesa dà alle attività del Programma Alimentare Mondiale:  

"I met Pope Benedikt XVI and was deeply moved…"

“Ho incontrato Papa Benedetto XVI – ha detto il direttore del Pam – e sono stata profondamente commossa dal suo impegno e compassione per gli affamati del mondo”. L’incoraggiamento del Papa al digiuno, ha aggiunto, “ci aiuta anche a ricordare che la fame è in crescita ovunque”. Ed ha riferito un dato drammatico: oggi, un bambino muore di fame ogni sei secondi. Ha così passato in rassegna una serie di progetti in diversi Paesi, dall’Afghanistan al Senegal, a Gaza dove il Pam sta combattendo contro la piaga della fame. Ed ha ricordato che l’agenzia dell’Onu lavora con le Caritas locali nelle diocesi di 40 Paesi. Quindi ha spronato i governi nazionali ad impegnarsi di più:



At this time of trillion dollar financial rescue…

“In questa fase di misure di salvataggio finanziario da trilioni di dollari – è stato il suo richiamo – abbiamo bisogno di un salvataggio umano per combattere la fame”. In questa Quaresima, ha concluso, “scegliamo un mondo libero dalla fame”.








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