USA: la Provincia gesuita di California celebra il centenario della fondazione
Si celebra in questi giorni, alla presenza del Preposito generale, padre Adolfo Nicolás,
il centenario della fondazione della Provincia di California della Compagnia di Gesù.
Furono i gesuiti italiani della Provincia di Torino i primi ad arrivare nello Stato
meridionale statunitense nel 1849. Nel 1909, la California divenne Provincia indipendente,
sviluppando una propria identità e una sua missione specifica indirizzata soprattutto
alle popolazioni dell’occidente degli Stati Uniti. Oggi la Provincia di California
comprende l’Arizona, la California, le Hawaii, il Nevada e l’Utah. In occasione del
centenario, i gesuiti di California hanno sottolineato due priorità apostoliche per
i prossimi anni: la prima riguarda il potenziamento del Jesuit Retreat Center of the
Sierra (Centro per gli Esercizi Spirituali della Sierra) di Applegate, del quale si
vogliono migliorare i servizi di accoglienza per gruppi, famiglie e giovani. La seconda
priorità è il lancio della Kino Border Iniziative (KBI) sulla frontiera con il Messico,
in quella terra percorsa, dal 1687 al 1711, dal missionario italiano Francesco Kino.
Il KBI è situato a Nogales-Arizona e Nogales-Sonora, le due città gemelle che sono
i centri più importanti del commercio, del passaggio degli emigranti e dei deportati.
Qui, il 18 gennaio scorso è stata aperta ufficialmente una comunità di quattro gesuiti
appartenenti alle Province di California, del Messico e del New England. I religiosi
lavoreranno in stretta collaborazione con il JRS, il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati
degli Stati Uniti, con il clero diocesano delle diocesi di Tucson e di Hermosillo,
come pure con le Suore Missionarie dell’Eucaristia, per offrire i servizi essenziali
ai migranti deportati dagli Stati Uniti. “Nell’iniziare un concreto e visibile lavoro
per il KBI – ha detto il Provinciale di California, padre John McGarry – la Compagnia
di Gesù prende un impegno pubblico e profetico ponendosi, con un piede in ambedue
i confini, in un contesto di sofferenza, di incomprensione, di umiltà e di speranza”.
“Attraverso il KBI - ha concluso il religioso - la Provincia di California vuole servire
la Chiesa, creando opportunità per la formazione pastorale e difendendo i diritti
umani e il bene comune”. (I.P.)