Le proposte dei cattolici al Forum sociale mondiale
Diverse proposte per uno sviluppo sostenibile e per una maggiore responsabilità ambientale
sono state protagoniste, ieri, della quarta giornata del Forum sociale mondiale a
Belém, in Brasile. La sola rete Caritas è presente con 150 delegati da 14 Paesi. La
Caritas italiana ha annunciato il lancio della Campagna mondiale sulla Giustizia Ambientale,
promossa da Caritas Internationalis, che si intitola “Grow climate justice”. Saranno
raccolte firme tramite cartoline elettroniche, con ulteriori iniziative di pressione
presso i governi, anche durante il G8 in Italia nel prossimo luglio. Le firme verranno
poi consegnate ai leader nel vertice di Copenaghen sui cambiamenti climatici, in programma
a dicembre. Insieme con le Acli, la Caritas ha poi partecipato al lancio di un nuovo
portale italiano per mettere in rete tutte le realtà di economia solidale: si chiama
“Zoes” – Zona Eco Sostenibile – e vuole mettere in comunicazione i gruppi di acquisto
solidali, i produttori del biologico, i mercati contadini, gli operatori del turismo
responsabile e del commercio equo. L’idea è quella di facilitare gli acquisti, soprattutto
delle famiglie italiane in difficoltà per la crisi. 'Libera' – la rete antimafia fondata
da don Ciotti – ha presentato ieri una rete della società civile e della Chiesa latino-americana
contro i narcos, per promuovere, nel continente sudamericano, l’educazione ad una
mentalità antimafia. Tra i temi affrontati al Forum, grande rilievo è stato dato,
infine, al turpe fenomeno della tratta degli esseri umani. Il vescovo di Marajó, mons.
Josè Luiz Azcona Hermoso, ha ricordato che alcune famiglie vendono le proprie figlie
ad organizzazioni criminali. In diversi casi, sono state vendute per un litro d'olio
o un chilogrammo di farina. (A cura di Paolo Lambruschi)