2009-01-31 16:00:41

Giornata della vita consacrata in Corea del Sud


La vita consacrata è una chiamata a “vivere più radicalmente seguendo Gesù Cristo, che si manifesta nella preghiera, nell’azione, nel servizio del prossimo e nell’evangelizzazione”. E’ quanto afferma il messaggio per la Giornata della Vita Consacrata, promossa dalla Conferenza dei Superiori Maggiori degli istituti religiosi maschili presenti in Corea, che si celebrerà il 2 febbraio a Seul. L’Abate Benedettino Simon Peter Ri Hyeong-u, presidente della conferenza, mette in risalto, attraverso l'agenzia Fides, l’importanza della presenza dei consacrati in Corea, che ogni giorno testimoniano la fede cristiana e danno alla società un riferimento a Dio, essenziale in un’epoca di materialismo e secolarismo. I consacrati sono inseriti pienamente nella società e sono chiamati a “servire i poveri e gli emarginati con ogni sforzo e con grande fedeltà. Soprattutto oggi dobbiamo impegnarci ad aiutare le famiglie multiculturali, i nostri fratelli immigrati e i rifugiati fuggiti dalla Nord Corea”, nota l’abate. Una speciale attenzione, aggiunge "andrebbe rivolta ai giovani che vanno coinvolti nei servizi di carità e solidarietà, cosicchè possano entrare in contatto con i loro fratelli più poveri”, superare le diffidenze e le barriere e, nel contempo, entrare in stretto contatto con persone consacrate, conoscendone il carisma e lo stile di vita. Inoltre è importante, conclude il messaggio, dare un contributo alla crescita della Chiesa in Corea, “promuovendo la crescita spirituale dei fedeli, contribuendo all’istruzione, impegnandosi nelle attività pastorali e nello sforzo di evangelizzazione, in cooperazione con le diocesi”. (F.C.)







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