La vita consacrata è una chiamata a “vivere più radicalmente seguendo Gesù Cristo,
che si manifesta nella preghiera, nell’azione, nel servizio del prossimo e nell’evangelizzazione”.
E’ quanto afferma il messaggio per la Giornata della Vita Consacrata, promossa dalla
Conferenza dei Superiori Maggiori degli istituti religiosi maschili presenti in Corea,
che si celebrerà il 2 febbraio a Seul. L’Abate Benedettino Simon Peter Ri Hyeong-u,
presidente della conferenza, mette in risalto, attraverso l'agenzia Fides, l’importanza
della presenza dei consacrati in Corea, che ogni giorno testimoniano la fede cristiana
e danno alla società un riferimento a Dio, essenziale in un’epoca di materialismo
e secolarismo. I consacrati sono inseriti pienamente nella società e sono chiamati
a “servire i poveri e gli emarginati con ogni sforzo e con grande fedeltà. Soprattutto
oggi dobbiamo impegnarci ad aiutare le famiglie multiculturali, i nostri fratelli
immigrati e i rifugiati fuggiti dalla Nord Corea”, nota l’abate. Una speciale attenzione,
aggiunge "andrebbe rivolta ai giovani che vanno coinvolti nei servizi di carità e
solidarietà, cosicchè possano entrare in contatto con i loro fratelli più poveri”,
superare le diffidenze e le barriere e, nel contempo, entrare in stretto contatto
con persone consacrate, conoscendone il carisma e lo stile di vita. Inoltre è importante,
conclude il messaggio, dare un contributo alla crescita della Chiesa in Corea, “promuovendo
la crescita spirituale dei fedeli, contribuendo all’istruzione, impegnandosi nelle
attività pastorali e nello sforzo di evangelizzazione, in cooperazione con le diocesi”.
(F.C.)