2009-01-31 15:17:18

Crollo del Pil negli Usa. Obama: task force per la classe media


Si è chiusa un'altra settimana nera per l’economia americana, con Wall Street ancora in netto calo e con i pessimi dati che certificano il crollo del Pil nell’ultimo trimestre del 2008. Intanto, a Davos, in Svizzera, si discute sulla proposta di un consiglio di sicurezza economico mondiale e sui rischi di una possibile nuova ondata di protezionismo. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

“Un disastro permanente per le famiglie americane”. Così il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha commentato gli ultimi dati sulla contrazione del Pil americano nel quarto e ultimo trimestre del 2008. Il calo del 3,8% è infatti il peggiore dal 1982, quando l'economia scese del 6,4%. Tuttavia, il risultato va oltre le attese degli esperti, che prevedevano una flessione superiore al 5%. Ma, secondo molti analisti, il dato dimostra che il peggio deve ancora venire. Il risultato migliore del previsto nel quarto trimestre è infatti imputabile all'aumento delle scorte, legato a sua volta al calo dei consumi. La situazione rende sempre più urgente ''un'azione immediata'' con l'approvazione del piano stimolo, ha quindi affermato Obama. E in attesa del via libera della Camera al progetto di rilancio da 819 miliardi di dollari, il presidente americano ieri ha presentato una task force, guidata dal vicepresidente, Joe Biden, che aiuterà la classe media con iniziative di vario tipo, tra le quali la formazione professionale e la protezione del risparmio. Idee per un nuovo ordine dell’economia mondiale giungono invece dal Forum economico di Davos. Ieri, nella località svizzera si è distinto l’intervento del cancelliere tedesco, Angela Merkel, che ha proposto l’istituzione presso l’Onu di un consiglio di sicurezza economico, come punto di rifermento mondiale per uscire dalla crisi. A Davos anche oggi si è poi tornati sullo spettro del protezionismo alimentato dal blocco delle importazioni e sulla necessità che i governi prendano decisioni forti da portare al summit del G20 di Londra ad aprile.







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