Filippine: l'impegno della Chiesa per i poveri del Paese
La Chiesa cattolica, in collaborazione con il governo di Manila, ha avviato un progetto
dedicato ai poveri nella provincia di Nueva Ecija, nelle Filippine occidentali. Esso
è inserito nel contesto più ampio delle iniziative promosse dalla presidente Gloria
Macapagal-Arroyo con i leader cattolici del Paese, lanciato lo scorso 16 gennaio durante
una visita alla parrocchia di Don Bosco, a Barrio Magsaysay Tondo, cittadina poco
distante dalla capitale. Il programma voluto dalla Chiesa e dal governo centrale -
riferisce l'agenzia Asianews - intende aiutare i più poveri fra i poveri del Paese,
colpiti dalla crisi economica mondiale e privi dei mezzi di sussistenza. Oggi la presidente
Arroyo ha visitato il villaggio di Misereor, nella parte occidentale della provincia
di Nueva Ecija, dove in un’area vasta 11,6 ettari hanno trovato rifugio oltre 250
famiglie di sfollati dalle alluvioni che hanno colpito la città di Aurora. Il Capo
dello Stato ha consegnato 125 buoni studio per un gruppo di allievi, i quali seguiranno
un corso in un istituto professionale della zona. Ad accompagnare la Arroyo vi era
suor Rosanne Malilin, direttrice esecutiva del National Secretariat for Social Action-Justice
and Peace, che ha illustrato le attività avviate nella zona, la condizione della popolazione
e delle strutture scolastiche. Da poco tempo è divenuto operativo un edificio all’interno
del quale vi sono un asilo, una scuola elementare e l’istituto superiore. Esso ospita
214 studenti ed è gestito da tre suore Paoline. La Chiesa cattolica ha inoltre messo
a disposizione tre ettari di terra da coltivare, mentre il governo ha avviato un programma
di formazione e sviluppo dedicato all’agricoltura biologica, per garantire una fonte
di guadagno agli abitanti. Il governo ha predisposto la creazione di una equipe di
dottori e dentisti per fornire le cure mediche di base. Gli abitanti potranno infine
comprare il riso a prezzo calmierato. (R.P.)