2009-01-30 12:53:56

Benedetto XVI alle Chiese Orientali Ortodosse: in un mondo ferito dalle divisioni è urgente lavorare per l’unità dei cristiani


L’unità dei cristiani è ancor più urgente oggi in un mondo segnato da divisioni e conflitti: così, Benedetto XVI nell’udienza ai partecipanti alla riunione della Commissione mista internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese Orientali Ortodosse. Si tratta di un gruppo di sette Chiese locali che si separarono dalla Chiesa nel 451 non accettando alcune formulazioni del Concilio di Calcedonia. Nel suo discorso, il Papa ha anche ribadito la necessità che vengano gettati semi di speranza in Medio Oriente. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

The world needs a visible sign…
“Il mondo ha bisogno di un segno visibile del mistero dell’unità”: è quanto sottolineato da Benedetto XVI che ha lodato l’impegno delle Chiese Orientali Ortodosse in favore del dialogo con la Chiesa cattolica. Un dialogo, ha rilevato, necessario a superare le divisioni del passato e a rafforzare “l’unità testimoniata dai cristiani di fronte alle enormi sfide che oggi devono affrontare i credenti”. Ed ha ribadito che è un dovere dei fedeli lavorare per la manifestazione della dimensione comunionale della Chiesa:

 
We need only cast our minds to the Middle East…
“Basti pensare al Medio Oriente, dal quale molti di voi provengono – ha costatato il Papa – per vedere che abbiamo urgente bisogno di semi autentici di speranza in un mondo ferito dalla tragedia delle divisioni, dei conflitti e dell’immensa sofferenza umana”. Benedetto XVI ha quindi definito un “segnale di speranza e incoraggiamento” il fatto che il dialogo tra la Chiesa cattolica e le Chiese Orientali Ortodosse sia proseguito negli anni, compiendo passi importanti in particolare, da ultimo, nello studio della Chiesa come comunione.

 
The Week of Prayer for Christian Unity…
“La Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani – ha proseguito – si è da poco conclusa con una cerimonia nella Basilica dedicata al grande Apostolo Paolo”. Proprio Paolo, ha sottolineato il Pontefice, “è stato il primo difensore e teologo dell’unità della Chiesa”. I suoi sforzi, il suo impegno, ha concluso, “erano ispirati da una duratura aspirazione a mantenere una visibile” e “reale comunione tra i discepoli del Signore”.







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